Culture

Sanremo 2018, la musica ha scelto buona musica

'Arrivedorci'
(Claudio Marchese)
16 dicembre 2017
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La macchina Sanremo si è messa in moto. ‘Sarà Sanremo’, gara ad eliminazione fra giovani promesse (il panico da diretta ne azzoppa un paio), ha ospitato le scelte del direttore artistico Claudio Baglioni per la categoria ‘big’. Diciamolo a bassa voce, e a scatola chiusa: la musica ha scelto buona musica. Spiccano il nome di Mario Biondi e quelli della coppia partenopea Avitabile-Servillo, già vincitori di Tenco e Sanremo separatamente, qui fianco a fianco. Davanti al giurato Facchinetti (con lui anche Pelù e Irene Grandi), scorrono attempati di valore come babbo Roby, in duetto con l’ex-Pooh Riccardo Fogli, e Luca Barbarossa. Torna Ornella Vanoni con due dei migliori autori italiani, Bungaro e Pacifico.

Ce n’è per tutti i gusti. Talent già affermati con moderazione (Kolors, Annalisa, Noemi), elettropop (Lo Stato Sociale), coppie atipiche (Ermal Meta con Fabrizio Moro). C’è il ritorno del bravo e coerente Renzo Rubino (il primo uomo a cantare ‘amami uomo’). Reunion per Le Vibrazioni, Reunion per i Decibel di Ruggeri, e reunion da brividi tra Ron e Dalla (Rosalino canta una canzone del grande e definitivamente assente Lucio). Il 20esimo e ultimo nome – udite udite – è quello di Elio e le Storie Tese, nell'anno del (finto?) addio con 'Arrivedorci'.

Una parola per l'elemento di continuità con l'ultimo nome e con le ultime edizioni, Rocco Tanica, la cui raffica di battute si capirà – per quantità – tra il sonno notturno e il dormiveglia di domani. Più di due parole per i giovani, con sorpresa ticinese oltre mezzanotte e mezza: Leonardo Monteiro, da Chiasso, salirà sul palco dell'Ariston con 'Bianca'. Il Baglioni della serata si chiama Lorenzo, canta ‘Il congiuntivo’ e pare un predestinato sul quale pende un’ombra gabbanica tutt’altro che sinistra. Prima della grammatica si era espresso sulle leggi di Keplero, forse con più genialità, ma scommettiamo su di lui da questa sera e sino al 10 febbraio. Piace Mudimbi, ma non quanto Mirkoeilcane, che con ‘Stanno tutti bene’ riesce a recitare il dramma dei barconi con rispetto per chi è rimasto al largo, il tutto visto dagli occhi di un bambino.

I 20 big in gara:

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli (‘Il segreto del tempo’)

Nina Zilli (‘Senza appartenere’)

The Kolors (‘Frida’)

Diodado e Roy Paci (‘Adesso’)

Mario Biondi (‘Rivederti’)

Luca Barbarossa (‘Passame er sale’)

Lo Stato Sociale (‘Una vita in vacanza’)

Annalisa (‘Il mondo prima di te’)

Giovanni Caccamo (‘Eterno’)

Enzo Avitabile e Peppe Servillo (‘Il coraggio di ogni giorno’)

Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico (‘Imparare ad amarsi’)

Renzo Rubino (‘Custodire’)

Noemi (‘Non smettere mai di cercarmi’)

Ermal Meta e Fabrizio Moro (‘Non mi avete fatto niente’)

Le Vibrazioni (‘Così sbagliato’)

Ron (‘Almeno pensami’)

Max Gazzé ('La leggenda di Cristalda e Pizzomunno')

Decibel ('Lettera dal Duca')

Red Canzian ('Ognuno ha il suo racconto')

Elio e le Storie Tese ('Arrivedorci')

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