Ticino

Lupo, ‘C’è bisogno di cambiare le regole d’ingaggio’

Il parlamento approva una mozione di Sem Genini. Il Consiglio di Stato di scrivere a Berna per sollecitare un intervento sul tema.

Vitta: ‘Si deve parlare di regolamentazione preventiva’
(Keystone)
19 settembre 2022
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«Ci aspettiamo nuove regole da parte di Berna. C’è bisogno di cambiare le condizioni d’ingaggio». Sul tema del lupo - che ha tenuto banco nella prima seduta del Gran Consiglio dopo la pausa estiva - il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha ribadito chiaramente su che piano istituzionale si gioca la vera partita. Per questo motivo il parlamento ha accolto a larga maggioranza (53 favorevoli, 17 contrari e 2 astenuti) la mozione del deputato leghista e segretario agricolo cantonale Sem Genini, che chiede al Consiglio di Stato di scrivere a Berna per sollecitare il Consiglio federale a porsi sulla questione e ad adottare una serie di misure. «Il problema lo abbiamo segnalato già in tempi non sospetti. Sarebbe stato meglio agire invece di reagire», ha dichiarato il deputato leghista. «Il nostro settore si è sempre dimostrato flessibile. Ora speriamo che la Confederazione ci venga incontro adattando le Leggi alla situazione attuale». Il riferimento è all’impossibilità - riconosciuta anche dal Consiglio di Stato - di applicare su tutto il territorio ticinese quelle misure di prevenzione (cani da pastore e recinzioni elettrificate) che permettono di ottenere aiuti economici in casi di predazioni.

Vitta: ‘bisogna discutere la regolazione preventiva della popolazione di lupi’

«Non si può evitare di affrontare il tema della regolazione preventiva della popolazione di lupi, vista la crescita esponenziale di esemplari e predazioni. Questo non vuol dire estirpare il lupo, ma riconoscere che le attuali misure non ovunque sono efficaci» ha commentato di direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta, ricordando che la questione verrà discussa a livello nazionale in autunno e invitando ad approvare il rapporto di maggioranza firmato da Fabio Schnellmann (Plr) e Fabio Battaglioni (Centro). «Vogliamo che Berna si sensibilizzata sul tema. Queste proposte sono puntuali e permetterebbero di agevolare la gestione del lupo», ha spiegato il deputato liberale. Nello specifico si vuole chiedere al Consiglio federale di: declassare il lupo da specie "strettamente protetta" a "protetta", ripristinato il gruppo di pronto intervento già sperimentato negli scorsi anni e approfondire l’applicabilità di "tiri di contenimento" e "tiri inselvatichimento" per "allertare il lupo in maniera attiva a non avvicinarsi alle greggi".

Buzzi (Verdi): ‘aumento dei lupi evoluzione naturale’

Concordi solo in parte alla mozione di Genini Verdi e Ps, che hanno sostenuto il rapporto di minoranza firmato da Matteo Buzzi (Verdi). «Bisogna avviarsi verso una convivenza equilibrata. La diffusione del lupo è il risultato di evoluzione naturale, dovuto al ritorno delle foreste e un minore sfruttamento del territorio», ha detto Buzzi. «Maggiori possibilità di regolazione vanno integrate con la prevenzione, recinzione e dissuasione».

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