Ticino

Prima notte tropicale, ‘questo weekend il picco’

Guido Della Bruna di MeteoSvizzera: ‘Previsti oltre 30 gradi nel fine settimana’

(Keystone)

Se fino a una settimana fa c’era ancora chi dormiva col piumone, ora abbandonarlo è quasi d’obbligo. Quella appena trascorsa è stata infatti la prima notte tropicale dell’anno in Ticino. Ovvero: la temperatura è sempre stata al di sopra dei venti gradi. Nella stazione di misurazione di Magadino-Cadenazzo non era addirittura mai stata registrata a maggio una notte così calda dal 1954, anno in cui sono iniziati i rilevamenti.

A mantenere le temperature alte... le nuvole

Le cause di queste temperature sono due: «La massa d’aria calda che era già presente in questi giorni e la nuvolosità», ci spiega Guido Della Bruna di MeteoSvizzera. «Quando di notte il cielo è sereno, l’aria si raffredda a contatto col terreno. Quest’ultimo infatti irradia energia verso lo spazio. Ciò non può avvenire se si presenta una copertura nuvolosa estesa come la scorsa notte».

Caldo dal Nord Africa

E tutto questo caldo da dove proviene? «È dovuto alla presenza di un anticiclone che oggi si trova principalmente sui Balcani e che domani si sposterà verso il Mediterraneo centrale», indica Della Bruna. «Sul fianco occidentale di questo anticiclone i venti provengono da sud-ovest, quindi dal Nord Africa. Portano aria molto calda, dapprima verso la Penisola iberica, poi verso il Sud della Francia e in parte anche in Svizzera».

La Spagna sta infatti registrando temperature molto alte: «Ieri sono stati toccati in alcune zone 36-37 gradi. Per i prossimi giorni ne sono attesi addirittura 40».

Previsti oltre 30 gradi nel weekend

In Svizzera non sarà così caldo, «ma per il fine settimana sono previste temperature anche al di sopra dei 30 gradi nelle basse quote», segnala Della Bruna.

Il maggio più caldo dall’inizio delle misurazioni

Già da lunedì, però, è previsto l’arrivo di temporali «che toccheranno soprattutto il Nord delle Alpi, e in seguito anche il Sud». Ci sarà qualche grado in meno, ma le temperature massime si aggireranno comunque attorno ai 25 gradi.

La grande domanda però è: che estate avremo? Così in là MeteoSvizzera non si spinge: «Con le indicazioni che abbiamo possiamo dire però che a inizio giugno continueranno a esserci condizioni anticicloniche». Per quanto riguarda maggio «le temperature resteranno in media elevate. Le prime proiezioni indicano che in Svizzera questo potrebbe essere il maggio più caldo dall’inizio delle misurazioni».

Al corpo serve qualche giorno per adattarsi

Un cambio così repentino di temperature può mettere in difficoltà il corpo. Per questo motivo il Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) ha diramato con qualche settimana d’anticipo rispetto al solito i consigli per la popolazione. Le raccomandazioni sono indirizzate a tutti, non solo alle persone vulnerabili. È importante dunque aumentare l’apporto di liquidi, consumare pasti leggeri, esporsi al caldo progressivamente e limitare l’attività fisica all’aperto.

Il deficit d’acqua compensato solo in autunno

Ieri il Consiglio federale ha invitato i Cantoni a gestire meglio le risorse d’acqua. Quest’inverno le precipitazioni sono state poche e si parla di siccità. Bisogna preoccuparsi? «Il deficit di pioggia persiste – dice Della Bruna –, ma la situazione non è così acuta come nei mesi scorsi. Un po’ d’acqua è arrivata, però sotto forma di temporali, di rovesci, non di precipitazioni prolungate. Probabilmente dovremo aspettare parecchi mesi prima di recuperare quello che manca».

Luca Nisi, sempre di MeteoSvizzera, ha infatti esaminato gli anni simili a quello in corso – con inverno e primavera molto secchi – e la compensazione del deficit di risorse d’acqua avveniva soltanto con le precipitazioni autunnali.

Cambiamento climatico?

Negli ultimi anni ci si chiede spesso se le temperature anomale siano conseguenti al cambiamento climatico. Guido Della Bruna spiega che non basta una stagione, un singolo evento, per determinare la correlazione. È necessario prendere in considerazione un periodo più lungo. Degli indizi a sostegno della tesi del riscaldamento climatico ci sono: «Negli ultimi decenni questi episodi sono aumentati e si può pensare che la situazione andrà avanti così o, addirittura, peggiorerà».

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