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Più competenze ai segretari giudiziari, riforma ferma

Procedimenti contravvenzionali, il pg nel rendiconto 2021: ‘Da tempo si attende la modifica della legge’. Il dossier infatti è sempre in parlamento...

Il procuratore generale Andrea Pagani (Ti-Press)
23 aprile 2022
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"Da tempo si attende una modifica della Log (la legge cantonale sull’organizzazione giudiziaria, ndr) affinché ad alcuni segretari giudiziari possa essere concessa la competenza diretta per la gestione di queste semplici procedure". Procedure "bagattellari", aggiunge e puntualizza il procuratore generale. Nella relazione sull’attività svolta lo scorso anno dal Ministero pubblico, Andrea Pagani torna così (anche) sulla proposta contenuta nel messaggio che il Consiglio di Stato ha varato nel settembre 2019: quella di attribuire competenze decisionali ai segretari giudiziari – stretti collaboratori dei magistrati inquirenti, ovvero dei procuratori – nei procedimenti contravvenzionali. Obiettivo: "Sgravare i procuratori pubblici da dossier di natura bagattellare", scrive l’esecutivo. La proposta, sostenuta dal pg, è però ancora all’esame della commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’.

Il citato messaggio governativo è stato infatti evaso solo parzialmente dal Gran Consiglio. Nel marzo del 2021 ha dato luce verde all’aumento del numero dei magistrati del Ministero pubblico con due pp in più, passati pertanto da ventuno a ventitré (procuratore generale incluso), mentre non si è pronunciato sull’ampliamento delle competenze dei segretari giudiziari, ritenendo necessari ulteriori approfondimenti. Fatto sta che da oltre un anno il tema è sui tavoli della commissione.

I procedimenti contravvenzionali "per i quali la pena comminata è esclusivamente la multa" rappresentano "circa il 10% delle entrate annuali del Ministero pubblico (pari a circa 1’200 incarti)", ricorda il Consiglio di Stato. Si tratta di una "casistica derivante da contravvenzioni di cui al Codice penale, alla Legge federale sulle ferrovie, alla Legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo, alla Legge federale sul trasporto di viaggiatori, alla Legge federale sull’Avs, alla Legge federale sugli stupefacenti, alla Legge cantonale sull’ordine pubblico, alla Legge sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli speciali, nonché ad altre leggi speciali". Significativo al riguardo il dato indicato da Pagani nel rendiconto: "Nel 2021 è triplicato (sino a raggiungere il numero di circa 1’900 unità, sic!) il numero di querele per contravvenzione alla legge federale sul trasporto di viaggiatori. Al momento della redazione di questo resoconto sono pendenti (ossia non evasi) 1’330 procedimenti contravvenzionali in quest’ambito".

La disposizione che il governo chiede di ancorare alla Legge sull’organizzazione giudiziaria darebbe la facoltà al procuratore generale, si spiega nel messaggio del 2019, "di autorizzare singoli segretari giudiziari – solo quindi quelli che saranno ritenuti idonei – ad assumersi la responsabilità dei procedimenti esclusivamente contravvenzionali, in luogo dei rispettivi procuratori pubblici". Verrebbero quindi autorizzati, recita la norma proposta, "a dirigere il procedimento penale, emanare i decreti di non luogo a procedere, sospendere o abbandonare il procedimento penale, emanare i decreti d’accusa, promuovere l’accusa e rappresentare il Ministero pubblico nelle sedi giudiziarie competenti".

Rileva Pagani, da noi contattato: «Non si risolverebbero certo i problemi del Ministero pubblico, ma si farebbe un piccolo passo avanti per sgravare i procuratori, per sgravarli dalle incombenze di procedimenti su casi appunto bagattellari; anzi, più che bagattellari, visto che parliamo di multe. L’attenzione dei pp dovrebbe invece essere costantemente rivolta al penale ordinario».

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