Ticino

‘Mediazione penale minorile da promuovere’

Mozione, la richiesta di Maddalena Ermotti-Lepori e cofirmatari al Consiglio di Stato

Maddalena Ermotti-Lepori
(Ti-Press)
4 febbraio 2022
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Il governo promuova l’applicazione della mediazione penale nel settore minorile: a chiederlo, tramite una mozione, è la popolare democratica Maddalena Ermotti-Lepori. La mediazione penale, si ricorda nell’atto parlamentare, è prevista dalla Legge federale di diritto processuale penale minorile, entrata in vigore nel 2011. La possibilità di ricorrervi è “molto interessante e la maggioranza dei Cantoni ne ha fatto uso in questi dieci anni: i risultati sono in generale buoni, sia in termini di minore recidiva, sia di miglior ascolto delle vittime”. In Ticino? Ermotti-Lepori cita i dati contenuti in una risposta data lo scorso settembre dal Consiglio di Stato a un’interrogazione sul tema. Risposta dalla quale, annota la granconsigliera popolare democratica, “sappiamo che, rispetto agli incarti aperti dalla Magistratura dei minorenni, quelli in cui si è tentata la mediazione rappresentano sempre meno dell’uno per cento dei casi: l’anno migliore è stato il 2012, con lo 0,59 per cento”. Dunque “pochissimi casi, nonostante la dichiarazione del governo per cui la mediazione “costituisce una rilevante opportunità”.

Ermotti-Lepori si sofferma poi sui principali obiettivi perseguiti dalla giustizia riparativa. Innanzitutto, scrive, “il riconoscimento della vittima, che deve poter recuperare il controllo sulla propria vita e sulle proprie emozioni, ma anche la riparazione del danno nella sua dimensione non solo economica ma anche psicologica ed emozionale dell’offesa, e la autoresponsabilizzazione del reo, messo a confronto con la sofferenza causata alla vittima”. Senza dimenticare “il coinvolgimento della comunità nel processo di riparazione e più in generale la riduzione dell’allarme avvertito nella e dalla comunità e un aumento del senso di sicurezza collettivo”.

Depositato nei giorni scorsi, l’atto parlamentare è stato sottoscritto anche da Sabrina Aldi della Lega, Cristina Gardenghi e Marco Noi dei Verdi, Sabrina Gendotti e Luca Pagani del Ppd, Daria Lepori e Daniela Pugno Ghirlanda del Ps, Matteo Quadranti del Plr e da Roberta Soldati dell’Udc. Ermotti-Lepori e cofirmatari invitano inoltre il Consiglio di Stato “a riflettere sulle modalità per promuovere la giustizia riparativa in generale, anche collaborando con l’Istituto di diritto dell’Usi che se ne sta occupando e con altri enti interessati”.

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