Ticino

Minori e violenza in famiglia: un film per discuterne

Giovedì sera dibattito al Cinema Lux di Massagno. L’incontro è organizzato dal Dipartimento istituzioni in collaborazione con il Dss

9 novembre 2021
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Nel quadro delle iniziative per sottolineare la Giornata internazionale per l‘eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, il Dipartimento istituzioni in collaborazione con il Dipartimento sanità e socialità organizza per dopodomani, giovedì, un primo incontro pubblico dal titolo ’Minori e violenza in famiglia. Lo sguardo nascosto’, in cui si discuteranno cause, conseguenze e percezione della violenza in famiglia e di cui sono spesso vittime i minori.

In Svizzera, ricorda il Dipartimento istituzioni in una nota, la violenza domestica “coinvolge i minori nella metà degli interventi di polizia e la loro presenza è certamente ancora più importante in situazioni altrettanto drammatiche che non giungono a conoscenza delle autorità“. Bambini e adolescenti "sono esposti alla violenza tra i genitori o in altre relazioni familiari con una frequenza e un’intensità preoccupanti: vedono, ascoltano, respirano tra le mura di casa relazioni e dinamiche non sane e violente, senza che vi sia particolare riguardo per le loro emozioni, per la loro fragilità, per il loro bisogno e il loro diritto alla protezione e alla cura”. Una prima iniziativa per affrontare il tema - la quale “coerentemente con le strategie nazionali avrà spazio anche nelle strategie e nelle misure del Piano d’azione cantonale contro la violenza domestica in sinergia con il Programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione dei bambini e dei giovani” - è prevista per giovedì 11, dalle 17 alle 20 al Cinema Lux di Massagno, e ruoterà attorno alla visione di un film e al successivo dibattito di approfondimento. Il film proposto è ‘L’affido-una storia di violenza’, premiato a Venezia nel 2017 per la miglior regia (Xavier Legrand) e la miglior opera prima: "Rappresenta con drammatica efficacia la disgregazione di una famiglia e le importanti conseguenze dell’esposizione alla violenza sulle vittime, soprattutto sui minori”.

A seguire, un dibattito aperto al pubblico per cercare di rispondere ad alcune domande: come è affrontata la violenza familiare che colpisce bambini e ragazzi? Quali sono le conseguenze sui minori della violenza subita e con quale consapevolezza i professionisti la affrontano, quando sono confrontati con dinamiche familiari complesse e non sempre facilmente interpretabili? Ne parleranno – dopo un’introduzione del direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi - Sonia Giamboni, pretore di Leventina e giudice della Pretura penale di Bellinzona; Letizia Vezzoni, avvocata e membro del Gruppo di accompagnamento in materia di violenza domestica; Cristiana Finzi, Delegata per l’aiuto alle vittime di reati; Domenico Didiano, psichiatra e psicoterapeuta del bambino e dell’adolescente; Ilario Lodi, Direttore di Pro Juventute sezione Ticino. Modera Chiara Orelli Vassere, coordinatrice istituzionale, in seno al Dipartimento, in tema di violenza domestica. L’accesso alla serata, aperta al pubblico, è consentito unicamente ai titolari del Certificato Covid.

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