Ticino

Speziali: ‘Abbiamo il diritto di avere la nostra visione’

Il presidente del Plr davanti al proprio ‘parlamentino’ sul contenimento della spesa: ‘Reazioni caricaturali, noi sempre pronti alla collaborazione’

Archivio Ti-Press
28 ottobre 2021
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«Abbiamo tutto il diritto di dire, dentro e fuori dal parlamento, che alcune voci di spesa tremendamente alte meritano un’analisi onesta e che non è nel nostro dna un aumento delle imposte. Soprattutto in una fase di ripartenza dopo l’uscita dalla fase acuta della pandemia». È un Alessandro Speziali con l’elmetto in testa quello che, davanti al comitato cantonale liberale radicale riunitosi stasera a Sementina, è tornato sull’«argomento clou di queste settimane», vale a dire l’iniziativa parlamentare Udc che impone il pareggio dei conti entro il 2025 agendo ‘prioritariamente’ sulle uscite.

‘Scusate, dove lo vedete ’sto liberismo sfrenato?’

Il presidente del Plr è stato chiarissimo: «Con il gruppo parlamentare abbiamo fatto una scelta netta per sgombrare il campo dall’ambiguità, proponendo un emendamento poi approvato dal Gran Consiglio che chiede di agire appunto ‘prioritariamente’ sulle spese, un emendamento e un avverbio che chiariscono alcuni aspetti perché ci potrebbero essere altri meccanismi che incidono sul bilancio rispetto alle entrate e alle uscite». Ciò detto, Speziali va ad alzo zero: «In questo Cantone delle iperbole ci sono state reazioni drammatizzanti e caricaturali dopo questo voto, si è parlato e si parla di liberismo sfrenato… ma scusate, dov’è questo liberismo sfrenato? Il Ticino a cadenza di mesi conosce nuove leggi, a livello fiscale siamo parecchio in basso nelle classifiche intercantonali, siamo il cantone delle direttive, delle regole e delle regolette, siamo in testa se si parla di numero di strumenti di politica sociale. Ripeto: dove sono queste ombre tetre del liberismo?».

‘Siamo interclassisti, no alla macelleria sociale’

Ed è anche una fiera «difesa dei capisaldi e del passato del nostro partito», quella di Speziali. Perché «non è nella tradizione interclassista avviare una macelleria sociale. Piuttosto - qui la bordata è partita in direzione Ppd - non ci siamo permessi di fare emendamenti ‘ad dipartimentum’, cioè toccare tutto tranne le voci di spesa più alte. Ogni Dipartimento deve poter essere radiografato». Ma ne ha avute anche per i socialisti, il presidente del Plr: «Col nostro emendamento abbiamo chiaramente dimostrato che non vogliamo colpire i più deboli. Il parlamento - ha continuato Speziali - sta diventando una lista dei desideri. Fa parte della dialettica politica costruire narrative a senso unico e parecchio denigratorie per chi vive nel nostro partito».

‘Le cucine sono ben funzionanti’

Partito che «ha le cucine ben funzionanti» e nel menu del futuro prossimo c’è di tutto. A partire dall’annoso tema giustizia. «Queste telenovele sulle scelte dei candidati non fanno bene né alla magistratura, né al loro percorso. Stiamo cercando di capire se ci sono altri sistemi che possano mettere da parte l’etichetta politica per arrivare a una squadra unita e coesa scelta dalla testa della giustizia».

Ma non solo. L’obiettivo liberale radicale è puntato anche sulla scuola, perché «stiamo lavorando sul ripensamento del sistema dei livelli, essendoci accorti sempre più come la formazione professionale sia strettamente legata alla scuola media». Nell’agenda figurano anche sanità, legge sulle commesse pubbliche, lotta alla burocrazia, crisi demografica ed energie alternative.

‘No a statalismo e collettivismo’

Tutto, ha assicurato Speziali, «partendo dal fatto che, come sempre, pur essendo capaci di profilarci chiaramente siamo altrettanto capaci di collaborare, ascoltare, incontrarci. Uno dei nostri punti di forza è confrontarci con la realtà e assumerci le nostre responsabilità e lo facciamo nelle commissioni, in parlamento, dentro e fuori i palazzi della politica». Con una postilla apposta a mo’ di ‘memento’: «Nella miglior tradizione svizzera vogliamo mantenere il cantone il più snello possibile, ma altrettanto tonico e con una chiara visione liberale radicale che sia la migliore risposta alle narrative troppo vicine a statalismo e collettivismo che non ci porteranno da nessuna parte».

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