Ticino

Salario minimo, il Ps: 'Paga più alta e niente deroga sul Ccl'

A lanciare la proposta è il copresidente del partito e granconsigliere Fabrizio Sirica

Fabrizio Sirica (Ti-Press)
8 settembre 2021
|

Fa discutere il mondo politico ticinese il caso delle tre ditte del Mendrisiotto che si sono presentate davanti ai lavoratori con un Contratto collettivo di lavoro che, agli occhi delle maestranze, aveva tutta l'aria di voler aggirare la prossima attuazione, a dicembre, del salario minimo e aveva il sapore di una costrizione. Al fianco dei datori di lavoro negli incontri con il personale organizzati in questi giorni era presente anche l'organizzazione TiSin, in quota Lega.

A livello politico, quindi, c’è chi non vuole fungere da semplice spettatore. «Per evitare il ripetersi di simili situazioni, stasera, in occasione del Comitato cantonale, proporrò al partito di metter mano a due iniziative - afferma il copresidente del Ps e granconsigliere Fabrizio Sirica -. Una per modificare l'articolo della Costituzione ticinese introdotto a suo tempo dalle cittadine e dai cittadini con l'approvazione dell'iniziativa popolare dei Verdi, affinché venga eliminata la deroga per i contratti collettivi di lavoro, ai quali, secondo la vigente disposizione costituzionale, non si applica la legge cantonale sul salario minimo. E una per aumentare il salario minimo legale a 21/21,50 franchi, importo che rientrerebbe comunque nelle soglie indicate dal Tribunale federale. Nei prossimi giorni affineremo le proposte».   

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE