Ticino

Ocst-Docenti: 'Test di massa periodici nelle scuole'

Il sindacato chiede almeno un test di massa entro la fine del mese, e che sia reso chiaro l'uso dei dati formulari di autocertificazione facoltativi

(Ti-Press)
30 agosto 2021
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Chiarezza sull'uso dei dati contenuti nei formulari di autocertificazione facoltativi compilati da docenti e allievi nelle scuole e almeno un test di massa nelle scuole entro la fine del mese, valutando inoltre l’opportunità di effettuare test di massa periodici, se non settimanalmente. Queste le richieste di aggiunte al Piano di protezione COVID-19 per gli istituti scolastici avanzate oggi dal sindacato OCST-Docenti in una lettera odierna al direttore del DECS, Manuele Bertoli.

Il sindacato chiede, in primo luogo, specificare l'uso che verrà fatto dei dati contenuti nei formulari di autocertificazione da parte dei direttori, delle segreterie, e dei funzionari dirigenti e amministrativi, e che le condizioni e modalità vengano rapidamente comunicate ai diretti interessati. "Si tratta di un’indicazione necessaria ai fini di una piena e certa tutela dei dati di docenti ed allievi e già fornita in altri Cantoni" osserva OCST-Docenti.

La seconda richiesta riguarda i test di massa nelle scuole del Cantone: l’OCST-Docenti, richiamando il caso dell’istituto di Malans nei Grigioni, e le raccomandazioni più volte formulate dal direttore del Dipartimento dell'Interno Alain Berset, chiede di effettuare almeno un test di massa entro la fine del mese di settembre, allo scopo "di monitorare più da vicino la situazione anche in Ticino" e, in base alla valutazione degli effetti reali delle misure adottate durante le prime due settimane di scuola, "decidere con maggiore cognizione di causa con quali provvedimenti proseguire l’anno scolastico".

Sempre riguardo i test di massa, il sindacato dei docenti chiede "di considerare l’opportunità di effettuare test di massa periodici nelle scuole, se non settimanalmente, come accade in altri Cantoni, almeno ogni tre o quattro settimane", allo scopo di verificare eventuali tendenze specifiche più o meno gravi negli istituti rispetto all'andamento del contagio a livello generale cantonale e di conseguenza "intervenire puntualmente modificando il piano di protezione".

 

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