Ticino

Pioggia senza fine, acque sott’occhio

Della Bruna: ancora precipitazioni ma meno intense di quelle degli scorsi giorni

Il fiume Breggia in piena
(Ti–Press)

Ancora pioggia. Sì perché MeteoSvizzera ha diramato un’allerta per precipitazioni di grado 2 per Locarnese, Verzasca e alta Vallemaggia e grado 3 per il resto del cantone. Il pericolo è previsto dalle 12 di oggi fino allo stesso orario di domani domenica. «Stasera ci sarà già un piccolo assaggio, ma non dovrebbero trattarsi di fenomeni particolarmente estesi o forti, qualche rovescio e qualche temporale», ci diceva ieri pomeriggio Guido Della Bruna di MeteoSvizzera. Le piogge fra sabato e domenica comunque, aggiungeva, «non saranno così abbondanti come negli scorsi giorni e si concentreranno un po’ più a nord rispetto a quelle di questa settimana. Toccheranno quindi maggiormente il Ticino centrale, orientale, fino al Moesano e le valli meridionali dei Grigioni. Il Sottoceneri, la zona più toccata negli episodi precedenti, dovrebbe essere un po’ a margine».

Dati alla mano, “fra il 25 e il 28 luglio, a Lugano sono caduti ogni giorno più di 30 litri per metro quadrato. In particolare, sono stati misurati 46,8 millimetri domenica, 31,9 lunedì, 37,1 martedì 27 e ben 80,9 durante la giornata di mercoledì, per un totale di 196,7 millimetri o litri per metro quadrato”, si legge sul blog di MeteoSvizzera. Si tratta di un evento piuttosto insolito: “Analizzando la serie storica, scopriamo che in estate quattro giorni consecutivi con più di 30 millimetri al giorno si erano verificati solamente fra il 21 e il 24 agosto del 1900. Allora ne caddero addirittura più di 60 ogni giorno, con un picco di 130,3 il giorno 23. Il totale di quei quattro giorni raggiunse 355,6 millimetri».

Millimetri di pioggia caduta che diventano anche millimetri di innalzamento di laghi e fiumi. Quello in arrivo stasera sarà però un «evento abbastanza veloce», rileva Della Bruna. «Probabilmente non avrà grandi ripercussioni sul livello dei laghi, ma piuttosto alcuni effetti locali sui piccoli-medi corsi d’acqua, soprattutto riali e torrenti».

Livelli, Breggia da record

Stando quindi alle previsioni meteo per il weekend, non dovrebbero esserci (mai come di questi tempi il condizionale è d’obbligo) precipitazioni di intensità paragonabile a quelle dei giorni scorsi. Tuttavia laghi e fiumi restano osservati speciali. «Le reti di monitoraggio di corsi d’acqua e laghi sono due, coordinate e integrate fra di loro: quella dell’Ufficio federale dell’ambiente, l’Ufam, e quella del nostro Ufficio, per quanto riguarda i corsi d’acqua di importanza regionale e i corsi d’acqua minori”, spiega dal Dipartimento del territorio l’ingegner Andrea Salvetti, collaboratore scientifico dell’Ufficio dei corsi d’acqua, di cui è responsabile del Settore dati di base (idrologia, pericoli naturali, regolazione laghi).

A Salvetti la ‘Regione’ si è rivolta per sapere in quale misura le intense piogge di questa settimana abbiano inciso sul livello di alcuni fiumi e laghi in Ticino, perlomeno quelli principali. Cominciamo dai laghi. Il Ceresio è aumentato “di 53 centimetri da domenica 25, di cui 40 da martedì a mezzanotte”. Il valore massimo, indica Salvetti, è stato raggiunto giovedì mattina: 270,85 metri sopra il livello del mare. “Oggi (venerdì, ndr) il livello si è abbassato di quattro centimetri”, fa sapere Salvetti. Nessun incremento significativo invece per quanto riguarda il Verbano.

Passiamo ai fiumi. In territorio di Bellinzona il Ticino “ha registrato mercoledì pomeriggio una piccola piena, poco significativa, raggiungendo una portata di 391 metri cubi al secondo”. Maggia: “Nessuna piena significativa. La portata massima, sempre mercoledì, in territorio di Locarno: 115 metri cubi al secondo”. Nessuna piena significativa, rimanendo nel Sopraceneri, anche per il fiume Verzasca. A Lavertezzo la portata massima è stata misurata anche in questo caso mercoledì pomeriggio: 140 metri cubi al secondo.

Tutt’altro discorso per il fiume Breggia. Sottoceneri. Martedì mattina, segnala Salvetti, “c’è stata una piena eccezionale, in territorio di Chiasso: in base agli ultimi rilievi, la portata del Breggia ha oltrepassato i 150 metri cubi al secondo, è stato dunque superato il precedente record del 12 giugno 1982 registrato in cinquantasei anni di osservazioni”. Dei corsi d’acqua citati si è trattato dell’unico evento “veramente eccezionale legato alle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi”, afferma il collaboratore scientifico del Dipartimento del territorio.

Danni e disagi sono stati provocati soprattutto da piccoli torrenti e ruscelli straripati e ciò a causa “dell’elevata frequenza particolarmente ravvicinata di fenomeni temporaleschi”.

Situazione molto critica a Como

Da ieri mattina in piazza Cavour a Como sono sospesi i pontili della Navigazione Lariana Lago di Como. La decisione è stata presa in quanto non cessa l’emergenza, anzi continua ad aumentare, nel primo bacino del lago di Como dove continuano ad affluire e ad accumularsi tronchi, ramaglia e molti altri rifiuti portati a valle dopo l’alluvione che nei giorni scorsi ha colpito numerosi comuni comaschi causando notevolissimi danni, che stando a una stima in difetto ammonterebbero a oltre 20 milioni di euro. Le immagini che senza precedenti arrivano dalla zona antistante piazza Cavour sono ancora una volta impressionanti. La superficie del lago è pressoché invisibile per diverse centinaia di metri quadrati. Una coltre compatta e marrone soffoca letteralmente l’azzurro del Lario, i pontili della Navigazione appaiono letteralmente affondati nel legname. La massa di detriti, oltre a deturpare l’immagine del lago, ha provocato la rottura delle eliche di vari natanti ed ha anche impedito la partenza delle navi e soprattutto l’utilizzo dei mezzi più rapidi e capienti.

La situazione del primo bacino del lago di Como è stata affrontata nel pomeriggio in Prefettura, dove su disposizione del prefetto Andrea Polichetti, si è riunito il Centro coordinamento soccorsi. Considerato che l’attività dei due battelli spazzini – pur incessante – non riesce ancora a scalfire la situazione, e stato deciso che da domani in aggiunta ai due battelli spazzini, saranno all’opera tre grandi gru, montate su camion, che dalla riva con “ragni” pescheranno quando galleggia sulle acque del lago di Como. In due giorni, giovedì e ieri, sono stati smaltiti cento quintali di detriti. C’è ancora molto da fare. «Per dare un’idea della situazione, stiamo smaltendo 50 quintali di detriti al giorno, e non si vede la differenza – osserva in una nota Marco Galli, assessore all’ambiente del Comune di Como –. Ci vorranno ancora diversi giorni prima di rivedere il lago pulito da rami, foglie, tronchi e arbusti». Una previsione sul fatto che sarebbero non meno di 700 chilogrammi i detriti che spinti dalle correnti sono arrivati nella zona antistante piazza Cavour. C’è anche da considerare che sono previsti altri temporali, che inevitabilmente potrebbero peggiorare la situazione. Nell’incontro di ieri si è affrontato anche il tema della viabilità. Soprattutto per quanto riguarda le statali Regina e Larina, le due litoranee del Lario, che, fa sapere la Prefettura, continuano a essere ancora chiuse al traffico. Lungo la statale Regina il transito è consentito solo ai mezzi di soccorso o per ragione d’urgenza.

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