Ticino

Littering in Ticino, i mozziconi di sigaretta i più abbandonati

Pubblicati i risultati di un'indagine del Dt in collaborazione con l'Azienda Cantonale dei Rifiuti sul fenomeno dell'abbandono dei rifiuti nell'ambiente

17 giugno 2021
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21,8 chilogrammi di rifiuti abbandonati su suolo pubblico in modo diretto (dispersione da parte delle persone) o indiretto (per cause naturali, come ad esempio il vento), per una lunghezza complessiva di quasi 31 chilometri percorsi, suddivisi in nove aree distinte. Questi i dati dell'indagine sull'abbandono dei rifiuti, il cosiddetto littering, realizzata nel mese di aprile 2021, pubblicati oggi dal Dipartimento del territorio in collaborazione con l'Azienda Cantonale dei Rifiuti (Acr).

 

Con questa indagine il Dipartimento del territorio si è posto l’obiettivo di verificare quali siano attualmente le zone maggiormente colpite dal fenomeno del littering, e allo stesso tempo di verificare il peso delle mascherine chirurgiche, "l'elemento nuovo nella nostra vita quotidiana", sulla massa di rifiuti complessivamente abbandonati nell'ambiente come pure se le mascherine chirurgiche.

 L’indagine ha coinvolto nove differenti luoghi del Cantone con caratteristiche diverse: centri urbani, aree periurbane e retroterra. Per ogni singolo luogo sono state identificate e campionate le seguenti categorie di rifiuti:

  • Carta e cartone
  • Plastica mista
  • Mascherine chirurgiche
  • Lattine e alluminio
  • Mozziconi di sigarette
  • Vetro di bottiglia
  • Altro

Vetro e plastica più "pesanti", mozziconi di sigarette più presenti

In dettaglio, vetro e plastica insieme costituiscono, a livello di peso, il 53,1% dei rifiuti raccolti, dunque più della metà, seguiti da carta e cartone con il 16.1% del peso complessivo. La classifica della spazzatura lasciata in giro è completata dalle lattine e l’alluminio (8,2%), i mozziconi di sigaretta (6,1%) e infine le mascherine chirurgiche (1,1%). Il restante 15.3% è costituito da altri rifiuti o materiali diversi.

Se invece del peso, che non fornisce un'indicazione completa data la diversa densità dei materiali classificati, si va a vedere il conteggio di "alcuni oggetti rappresentativi o particolarmente diffusi" (in pratica le singole "unità" di rifiuti raccolti), la palma d'onore, si fa per dire, spetta ai mozziconi di sigarette, con 5'319 pezzi raccolti, con una media di 591 mozziconi in rapporto al luogo oggetto di indagine. I mozziconi di sigaretta, di piccole dimensioni, di peso ridotto e non biodegradabili, sono dunque la tipologia di rifiuto maggiormente presente in tutte le aree interessate dall’indagine. Per quanto riguarda invece le mascherine, seppur definite nel rapporto "molto urtanti dal lato visivo", esse si assestano a "solo" 61 pezzi, meno di 10 per luogo ispezionato: è dunque solo un'impressione la loro "onnipresenza", dovuta probabilmente al fatto che in quanto "elemento nuovo della nostra quotidianità" catturino maggiormente l'attenzione. Seguono poi le lattine (57), le bottiglie di plastica (52) e quelle in vetro (22).  

Conclusioni e prospettive

Il rapporto porta a concludere che "il fenomeno inerente l’abbandono di rifiuti risulta particolarmente diffuso anche nel Cantone Ticino", a prescindere, apparentemente, dalle tipologie di territorio  (centri urbani, aree periurbane o retroterra). E se da un lato i centri urbani possono sembrare meno colpiti dal littering, in realtà, in base ai dati raccolti, si tratta semplicemente di una "percezione ingannevole", dovuta "a una maggiore frequenza della pulizia da parte del personale tecnico comunale". La presenza di appositi cestini per i rifiuti non rappresenta necessariamente, per il Dt, la soluzione al problema del littering. Per evitare importanti accumuli occorre comunque diversificare il numero di vuotature dei singoli cestini in base alla tipologia e alla fruizione di determinate aree.

 

Il Dipartimento del territorio (DT) e l’Azienda Cantonale dei Rifiuti (ACR) promuoveranno nel corso dei prossimi mesi, su più livelli, delle azioni concrete di prevenzione e sensibilizza- zione, allo scopo di consolidare la consapevolezza sull’importanza di una corretta e responsabile gestione dei propri rifiuti.

Per raggiungere il pubblico più giovane, l'Azienda Cantonale dei Rifiuti ha previsto una serie di servizi dedicati alla didattica e all'insegnamento nelle scuole ticinesi, con l'obiettivo di far comprendere cosa siano i rifiuti e l’importanza di una loro corretta separazione e relativo smaltimento.

È stato inoltre creato un nuovo sito tematico sull’abbandono dei rifiuti (www.ti.ch/littering), in cui sono radunate importanti informazioni indirizzate sia agli Enti locali sia alle scuole e volte a contrastare questo diffuso malcostume.

Il Dt ricorda inoltre che la decisione parlamentare dello scorso 22 giugno 2020 di vietare l’utilizzo di stoviglie di plastica monouso a partire dal 1. gennaio 2023, contribuirà anch’essa a ridurre la cattiva abitudine di disperdere i rifiuti nell’ambiente.

 

 

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