Ticino

Acque, il tasso d’interesse è spropositato

Per le rate decennali sui contributi comunali si applica un saggio composto del 5%. Chiesto un adeguamento alla mutata situazione

(Archivio Ti-Press)

L’interesse composto al 5% applicato sui contributi di costruzione per l’esecuzione degli impianti comunali e per la partecipazione, nell’ambito della Legge di applicazione federale contro l’inquinamento delle acque (Laila), genera un aumento di tali contributi - se pagati in dieci rate annuali - pari al 23,3% degli stessi. È quanto fa notare un’interrogazione dei deputati Ppd al Gran Consiglio Luca Pagani, Maurizio Agustoni e Giorgio Fonio che chiede al Consiglio di Stato cosa ne pensi e se intende intervenire per diminuire il tasso di interesse. Tasso inserito nella Laila nel 1975 quando, a titolo di paragone, la Confederazione remunerava le sue obbligazioni al 7,75%. Nel frattempo la situazione  è diametralmente opposta con casi in cui le banche offrono un interesse negativo per gli averi depositati presso di loro.

I Comuni - si ricorda - non dispongono di alcun margine di manovra per ridurre un tasso “manifestatamente sproporzionato”. A tal proposito si ricorda anche che il Consiglio di Stato ha già promulgato il messaggio sulla nuova Legge sulla gestione delle acque. Legge che prevede, in caso di pagamento rateale, sia dovuto un interesse corrispondente a quello applicato dalla Banca dello Stato per le ipoteche a tasso variabile di primo rango. Infine si chiede di dare facoltà a i Comuni di applicare il tasso ridotto anche alle procedure già in corso.

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