Ticino

Suter: ‘Un passo nella giusta direzione, ma si apra prima’

Il presidente di GastroTicino auspica la riapertura per il weekend di Pentecoste

Massimo Suter
(Ti–Press)

«È sicuramente un passo nella giusta direzione. L’unica domanda che mi pongo è se ci sia la necessità di dover aspettare ancora fino al 31 di maggio», afferma Massimo Suter, presidente di GastroTicino riguardo all’annuncio del Consiglio Federale di possibili riaperture degli spazi interni dei ristoranti.

«Appoggiandomi sul fatto che adesso la situazione sanitaria lo permetterebbe, ma soprattutto anche in virtù delle chiusure prolungate che abbiamo avuto lungo svariati mesi, credo che si debba dare la possibilità di poter sfruttare i weekend lunghi che abbiamo davanti – prosegue Suter –. Forse aprire per quello dell’Ascensione sarebbe un azzardo, ma credo che il weekend lungo di Pentecoste lo si potrebbe già annoverare come momento per rendere fruibili gli spazi interni dei ristoranti. Se questo non fosse possibile, trovo comunque sensato permettere l’apertura il weekend del 29 di maggio e non aspettare lunedì 31 maggio. Non credo che il virus aspetti due giorni per addormentarsi del tutto, quindi credo che il venerdì o il sabato si possa tranquillamente riaprire».

Riguardo agli spazi pubblici esterni, di cui ristoranti e bar hanno potuto usufruire in questo periodo, Suter spiega: «Andavano a compensare in primis la riduzione dello spazio utilizzabile delle nostre terrazze dovuta ai piani di protezione, che richiedono distanze maggiori fra i tavoli e un massimi di quattro persone per tavolo». Alcuni ristoratori si sono organizzati con l’acquisto di gazebi e altro, un investimento che secondo il presidente di GastroTicino sarà ripagato col tempo: «Si va verso la bella stagione e gli spazi esterni acquisiscono maggiore attrattività. Non dimentichiamo che i piani di sicurezza saranno mantenuti ancora per diverse settimane se non addirittura mesi, quindi gli spazi saranno comunque sfruttabili meno rispetto a una situazione normale. Quindi gli spazi pubblici esterni serviranno sicuramente anche quando si potranno riaprire quelli interni».

L’appello passa ai Comuni, i quali concedono i permessi per poter usufruire del suolo pubblico da parte di bar e ristoranti: «Ringraziamo coloro che hanno aderito alla richiesta di maggiore flessibilità nei confronti di quella ristorazione che si trovava penalizzata da queste regole di distanziamento accresciute. Non sarà un esercizio fine a se stesso, poiché avrà ragione d’esistere anche nelle prossime settimane», conclude Suter.

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