Ticino

Obbligo di vaccinazione per i sanitari?

Il medico cantonale: ‘Non è ancora stata accertata la non contagiosità delle persone vaccinate’

(Ti Press)

L’Italia ha annunciato alcuni giorni fa che il personale sanitario che rifiuterà di sottoporsi alla vaccinazione verrà trasferito in altre strutture. Una decisione che ha sollevato un polverone di polemiche fra i favorevoli e coloro che esigono la libertà di scelta senza conseguenze di questo genere. Abbiamo chiesto un’opinione al medico cantonale Giorgio Merlani.

Si trova d’accordo con la scelta delle autorità politiche italiane?

«È necessario fare due premesse. In primis bisogna ricordarsi che la strategia attuale della Confederazione è quella di vaccinare per prime le persone più fragili e vulnerabili, per evitargli un decorso grave o mortale. Secondo aspetto da considerare è il fatto che manca ancora la dimostrazione scientifica che una persona vaccinata smetta di essere contagiosa. Se venisse confermato questo aspetto allora diventerebbe importante vaccinare i sanitari e coloro che sono in contatto con persone che per vari motivi non possono ricevere il preparato».

È possibile che la Svizzera adotti le stesse regole dell’Italia?

«Se viene dimostrato che il vaccino evita il contagio, penso che tutti i Paesi faranno una riflessione al riguardo. La Svizzera mi sembra particolarmente attenta ai diritti e alle libertà, dunque ci sarà molto probabilmente un lungo processo democratico per decidere questa cosa».

Se non vi sono ancora evidenze scientifiche solide che l’iniezione permette di non essere contagiosi, per quale motivo è stato vaccinato il personale delle case anziani?

«Per due motivi. Il primo è che in alcuni momenti il personale è stato talmente colpito dall’epidemia da scarseggiare pericolosamente. In secondo luogo le case di riposo sono un comparto talmente piccolo di fragilità così elevata che si è deciso di procedere con le iniezioni per i sanitari. Ospiti e personale sono costantemente a contatto e quindi la promiscuità è un aspetto fondamentale».

 

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