Ticino

'Assessment obbligatorio per gli aspiranti magistrati'

Iniziativa parlamentare delle democentriste Roberta Soldati e Lara Filippini: oggi vanno valutate anche la resistenza allo stress e altre attitudini personali

Roberta Soldati (Ti-Press)
15 dicembre 2020
|

Aspiranti magistrati: "Per poter disporre di una valutazione più completa della candidata o del candidato dovrebbe divenire obbligatorio il conferimento di un mandato a un istituto esterno e indipendente teso all'allestimento di un assestment su tutti i candidati", affermano Roberta Soldati e Lara Filippini. Le due deputate democentriste  hanno quindi depositato un'iniziativa in tal senso. Si torna dunque sul delicato tema delle nomine di procuratori e giudici, uno dei piatti forti, peraltro, della sessione di Gran Consiglio apertasi lunedì, giorno in cui si è proceduto al rinnovo delle cariche in seno al Ministero pubblico.

Con l'iniziativa, stilata nella forma generica, Soldati e Filippini chiedono al Consiglio di Stato di presentare una proposta di modifica della Legge sull'organizzazione giudiziaria affinché "in caso di elezione di un magistrato la Commissione di esperti conferisca obbligatoriamente il mandato a un ente esterno e indipendente per l'allestimento di un assessment di ciascun candidato: il referto costituirà parte integrante della valutazione".

Da più parti, scrivono le granconsigliere dell'Udc, "emerge la necessità di attuare un cambiamento sulla modalità di nomina dei magistrati". Nel sistema vigente "la competenza per l'elezione dei magistrati è demandata al Gran consiglio sulla base di un rapporto allestito dalla Commissione di giustizia e diritti sottoposto al plenum". Le nuove candidature "vengono sottoposte alla Commissione di esperti, la quale formula un preavviso scritto all'attenzione della 'Giustizia e diritti': il preavviso deve pronunciarsi sull'eleggibilità dei candidati e motivare in modo circostanziato l'idoneità degli stessi rispetto alla specifica funzione indicata nel bando di concorso". La legge, ricordano ancora Filippini e Soldati, "dispone che la Commissione di esperti può raccogliere informazioni sui candidati o fare capo a consulenze esterne". Eebbene, "se la valutazione delle conoscenze giuridiche e l'esperienza professionale maturata nel corso degli anni dai candidati può essere fatta in funzione del curriculum, diplomi, certificati e mediante una raccolta di informazioni presso i precedenti datori di lavoro o autorità, la valutazione delle attitudini personali è certamente più laboriosa e specifica". Rispetto al passato, prosegue l'atto parlamentare, "i magistrati sono confrontati con una maggiore mole di lavoro e chiamati ad affrontare fattispecie sempre più complesse e difficili da gestire, anche da profilo umano: l'approccio nei confronti del lavoro, le responsabilità, la resistenza, la gestione dello stress, l'empatia e altre attitudini personali, diventano vieppiù importanti e determinanti per l'assunzione di una carica". Queste competenze "costituiscono un elemento importante nella valutazione dei candidati in vista della nomina e avranno importanti ripercussioni sul buon funzionamento della giustizia". Di qui, considerano le due deputate, la necessità di un assessment.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE