Ticino

Una polizia ticinese alla neocastellana

È quanto chiede un’iniziativa parlamentare interpartitica per riorganizzare i servizi di sicurezza cantonali

(archivio Ti-Press)
15 dicembre 2020
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Riorganizzare la polizia sul modello di quella del Canton Neuchâtel. È quanto chiede un’iniziativa parlamentare generica proposta dal granconsigliere socialista Raoul Ghisletta e firmata anche da altre forze politiche (Lega, Plr, Ppd, Pc e Più donne). 

A Neuchâtel, si spiega nell’atto parlamentare, l’organizzazione della polizia è caratterizzata da: una polizia cantonale; organi cantonale e regionali per orientare l’attività della polizia cantonale (consiglio cantonale di pilotaggio della sicurezza pubblica e consigli regionali di sicurezza pubblica) e agenti di sicurezza comunali non armati con compiti locali specifici.

Con l’iniziativa parlamentare generica si chiede pertanto di “accettare questi tre principi cardine, che consentiranno di varare una riforma volta a raggiungere maggiore razionalità nell’organizzazione della polizia in Ticino al servizio della sicurezza della popolazione”. Dopo l’approvazione dell’iniziativa parlamentare generica spetterà di conseguenza al Consiglio di Stato presentare un messaggio con la modifica della legislazione cantonale in materia, ivi compresi gli aspetti relativi al finanziamento della nuova organizzazione.

Tra i firmatari, oltre a Ghisletta, ci sono Massimiliano Ay (Pc), Giorgio Galusero (Plr), Michele Guerra (LdT), Claudio Isabella (Ppd), Giorgio Fonio (Ppd), Tamara Merlo (Più donne), i socialisti Henrik Bang, Anna Biscossa, Nicola Corti, Carlo Lepori, Daniela Pugno Ghirlanda, Maura Mossi Nembrini (Più donne), Enea Petrini (LdT) e Michela Ris (Plr)

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