Ticino

Sci e Covid, Pini: 'Mascherine fondamentali, aiutateci'

Il direttore degli impianti di Airolo sulle aperture: 'Pronti a gestire gli assembramenti, ma attenzione'

Mauro Pini
26 novembre 2020
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L'Italia terrà le piste chiuse fino a gennaio e così potrebbero fare anche Germania e Francia. In Svizzera invece già si scia e il Consiglio federale non ha intenzione di chiuderle, cosa che potrebbe far finire il nostro paese sulla lista nera italiana assieme all'Austria, pure reticente a tale misura.

«Economicamente il Natale garantisce la sopravvivenza degli impianti», commenta Mauro Pini direttore del comprensorio di Airolo-Pesciüm ai microfoni di RadioTicino. Pini aveva già ricordato al nostro giornale, due settimane fa, come gli impianti di risalita in Svizzera siano parificati ai trasporti pubblici. «Capisco comunque la necessità di controllare questa epidemia. Dal canto nostro siamo pronti a gestire gli assembramenti, uno dei punti critici notati nel corso dei primi weekend di apertura. Si cerca poi di implementare pure la mescita esterna, mentre rimane centrale l'obbligo della mascherina: gli sciatori devono aiutarci in questo senso perché non ci sarebbe nulla di più terribile che una stazione sciistica venga identificata con un luogo di contagio. Si rischia la chiusura».

 

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