Ticino

Test rapidi per il coronavirus senza... buona fede

Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini commenta il procedimento aperto nei confronti di due farmacie e di una società commerciale

Solo quelli riconosciuti (Ti-Press)
16 novembre 2020
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Solo test riconosciuti dalla Confederazione (ovvero quelli di Roche e Abbott) e solo laddove autorizzati. È perentorio il farmacista cantonale, il dottor Giovan Maria Zanini, nel confermare a 'laRegione' il vigile controllo delle autorità sull'offerta e la vendita illegale al pubblico di test rapidi sierologici e antigenici per il Covid-19: «Invito la popolazione a evitare ogni forma di fai da te, soprattutto accedendo a portali online». Nella recente indagine che ha portato al controllo di una ventina di attività in Ticino, è stato avviato un procedimento nei confronti di una società commerciale e di due farmacie del Luganese per il reato di contravvenzione alla Legge federale sui medicamenti e i dispositivi medici. La società vendeva a privati kit non riconosciuti, le due farmacie li mettevano a disposizione della clientela senza la necessaria autorizzazione cantonale.

«Premettendo che sono state sanzionate due delle duecento farmacie presenti nel nostro cantone, quindi davvero una minoranza – ci fa sapere Zanini – la sanzione è scattata in quanto, in questi casi, non è stata riconosciuta la buona fede, considerato che negli ultimi mesi ho ripetutamente scritto, almeno quattro volte, per informare sulla disponibilità dei contingenti e su coloro che ne possono beneficiare, ovvero al momento check point, ospedali, cliniche, laboratori e case anziani soprattutto».    

Lo stesso medico cantonale, Giorgio Merlani ha messo in guardia: «Se non utilizzati nella sua legalità i test possono mettere in pericolo la salute pubblica». 

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