Ticino

Regio Insubrica, la presidenza tocca al Piemonte

L'assessore Matteo Marnati subentra al lombardo Massimo Sertori. Passaggio di consegne questa mattina ad Arona

Da snistra: Matteo Marnati; Massimo Sertori; Francesco Quattrini e Daniele Caverzasio
18 settembre 2020
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Il “passaggio di consegne” questa mattina al Palacongressi Salina di Arona nel corso del lavoro dell’Assemblea generale della Comunità di Lavoro della Regio Insubrica. “Un anno particolare quello che stiamo vivendo. Al di là del ruolo, importante è l’impegno”. Ha esordito così l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati nel suo discorso di insediamento alla presidenza della Regio Insubrica, avvenuto questa mattina al Palacongressi Salina di Arona in occasione dell’Assemblea generale della Comunità di Lavoro Regio Insubrica. “Molti temi importanti, quali quello dell’autonomia e dell’ambiente – ha proseguito il neo presidente – sono stati anticipati dalla Regio Insubrica, un’area importante e ricca dal punto di vista economico che conta su un bacino di 2 milioni e 700mila persone. In questo periodo c’è timore da parte delle aziende, dobbiamo fare la nostra parte e attirare investimenti sul territorio”. E sotto il profilo squisitamente ambientale, legato al tema del turismo “Sulla nostra area abbiamo un numero considerevole di laghi, abbiamo una realtà con una paesaggistica unica. Tra i progetti quello della creazione di un brand dei laghi e una pista ciclabile più grande d’Europa”. “Sui nostri territori abbiamo la questione della Torino-Lione, il Corridoio 24 che toccherà la parte del Sempione. Ci
sono molti investimenti, abbiamo tante risorse e non possiamo permetterci di spenderle male. Occorrono investimenti che fungano anche da moltiplicatore per le generazioni future”.

“Il lockdown – ha concluso - passerà alla storia anche per la chiusura delle frontiere, cosa che ci ha fatto prendere coscienza del vero valore e dell’importanza di poter girare sui territori. La Regio Insubrica ci aiuta a dialogare meglio. Tra le battaglie ricordo quella per mantenere nel programma Interreg le province di Novara e Lecco, che la Commissione Europea voleva escludere. Cercherò di rappresentare al meglio la Regio, portare nuovi progetti e portare avanti quelli già avviati ma che non hanno potuto essere conclusi a causa della pandemia”.

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