Ticino

'Una commissione di esperti anche per le Arp'

Rinnovo cariche nelle Autorità regionali di protezione e valutazioni di idoneità: la richiesta dell'Associazione genitori non affidatari

18 settembre 2020
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Una commissione di esperti indipendenti per preavvisare non solo le candidature degli aspiranti magistrati, ma anche quelle di chi vuole far parte o continuare a far parte delle Autorità regionali di protezione. La proposta arriva dall'Associazione genitori non affidatari (Agna). Che ha scritto al Consiglio di Stato chiedendogli se "condivide la necessità e l’utilità di una verifica attitudinale dei membri delle Arp (presidente, membro permanente e loro supplenti, segretario)" e "se intende attivarsi per costituire, in concomitanza con il rinnovo delle cariche comunali nell’aprile 2021, una commissione d’esperti indipendenti per l’esame e il preavviso per la riconferma dei membri delle Arp in carica e delle eventuali nuove candidature". L'associazione "segnala da molto tempo lacune nelle prestazioni delle Arp: "Si va da presidenti che incomprensibilmente delegano pratiche ai supplenti che non rispettano i requisiti di legge, a decisioni urgenti su diritti di visita prese dopo mesi e a volte anni risultando quindi inutili, a delegati comunali che brillano per la loro assenza vanificando il contributo della tanto difesa “prossimità”, al commissionare perizie genitoriali inutili, confuse e costose che per legge dovrebbero essere invece prese proprio dalla Arp e via di questo passo". Lacune "note e anche riconosciute dal Consiglio di Stato e dal parlamento, tant’è che, per porvi rimedio, da anni è in gestazione una riforma radicale". Riforma, scrive ancora Agna, "che ha però incontrato resistenze di vario genere rivelatisi insormontabili, le quali, nonostante la recente decisione del Consiglio di Stato  di riorientare l’organizzazione con l’innovativa proposta di una nuova autorità giudiziaria specializzata nel diritto di protezione, non sembrano per nulla appianate". Secondo Agna, una situazione insomma "inconcepibile" poiché "se è vero che alcune lacune dipendono da impostazioni legali (istituzione amministrativa piuttosto che giudiziaria) e da risorse logistiche (mancanza di spazi e numero insufficiente di collaboratori), è anche vero che altre, ad esempio quelle che riguardano l’organizzazione del lavoro, la gestione e il funzionamento, la convocazione e la direzione delle sedute e la decisione di provvedimenti cautelari urgenti dipendono anche molto dalle capacità dei funzionari".

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