Ticino

'Il contesto è difficile, ma i risultati sono solidi'

Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della direzione generale di BancaStato, sottolinea il sostegno dell'istituto a favore dell'economia locale

Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della Direzione generale (foto Ti-Press)

Nonostante la difficile e imprevista situazione dovuta al Coronavirus, nel primo semestre 2020 il Gruppo BancaStato consegue un risultato operativo solido. I crediti ipotecari progrediscono del 2,1% oltrepassando la soglia dei 10 miliardi di franchi. I ricavi netti registrano un calo del 2% a 113,5 milioni di franchi. I costi di esercizio aumentano dell’1,2%. Il risultato operativo si attesta a 43 milioni di franchi, calando dell’1,6% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. I costi straordinari contabilizzano il sostegno di 6,2 milioni di franchi al progetto “Vivi il tuo Ticino”, fattore che incide sull’utile semestrale in diminuzione del 14,8% a 28,1 milioni.

Un chiaro mandato pubblico da rispettare

“Nei primi sei mesi del 2020 il Gruppo BancaStato ha dimostrato concretamente di essere vicino ai ticinesi e alle aziende che ogni giorno producono ricchezza sul territorio. Abbiamo un chiaro mandato pubblico e il nostro ruolo è anche quello di intervenire, quando necessario, con misure straordinarie come il finanziamento al progetto “Vivi il tuo Ticino”. Le strategie aziendali implementate negli ultimi anni dal Gruppo BancaStato hanno consentito ai ticinesi di poter contare su una banca capace di affrontare dal punto di vista finanziario e operativo anche importanti imprevisti come quello del Coronavirus” ha commentato Fabrizio Cieslakiewicz, Presidente della Direzione generale di BancaStato.
Anche l’avv. Marco Tini, Presidente della Direzione generale di Axion Swiss Bank Sa, sottolinea come “il primo semestre sia stato oggettivamente positivo se considerato il suo particolarissimo contesto di mercato”.

Direttore Cieslakiewicz, il primo semestre risente giocoforza della situazione difficile determinata dal Covid-19. BancaStato ha però finanziato un progetto (Vivi il tuo Ticino) a sostegno del turismo locale. Che bilancio trae da questa esperienza?

Essendo la Banca dei ticinesi abbiamo un chiaro mandato pubblico: lavorare a favore dell’economia cantonale. Già normalmente, senza situazioni straordinarie come quella del coronavirus, agiamo in tal senso con la massima dedizione. Con l’avvento dell’emergenza sanitaria ci siamo subito chiesti come fornire celermente un sostegno concreto alle realtà locali che iniziavano a essere fortemente sotto pressione. Abbiamo immediatamente sospeso il pagamento degli ammortamenti per i nostri clienti aziendali sino a fine settembre 2020. In collaborazione con il Cantone, ci siamo parallelamente attivati per lanciare un fondo destinato alla concessione di crediti di urgenza. Poi, contestualmente, la Confederazione ha varato il programma “crediti Covid-19” a cui abbiamo aderito a pieno ritmo. Ma non solo: abbiamo per l’appunto finanziato il progetto “Vivi il tuo Ticino”, promosso con il Dipartimento delle finanze e dell’economia e con l’Agenzia turistica ticinese, che prevede sostanziosi sconti per cene e pernottamenti in Ticino. Per BancaStato il costo diretto è stato 6,2 milioni di franchi: una cifra che assume ancora maggiore valore se pensiamo che l’indotto previsto a beneficio dell’intera economia è di oltre 20 milioni. Ritengo che il bilancio di “Vivi il tuo Ticino” sia ottimo. I numeri parlano chiaro e dimostrano che i ticinesi hanno aderito in massa a questa importante iniziativa.

I prossimi mesi saranno decisivi per capire la direzione che prenderà l'economia, non solo quella ticinese. Cosa vi attendete?

Gli esperti prevedono che il 2020 segni un calo significativo a livello di Prodotto interno lordo (Pil), a cui però dovrebbe seguire una ripresa nel 2021. Naturalmente tutto dipenderà – anche a livello ticinese – dall’evoluzione della situazione sanitaria. Nuove importanti restrizioni avranno conseguenze negative sulla congiuntura. E un secondo lockdown sarebbe semplicemente devastante.

Anche nel contesto dei crediti Covid garantiti in parte dalla Confederazione BancaStato ha avuto un ruolo importante a sostegno delle Pmi. A quanto ammontano i crediti concessi e in quale settore prevalentemente?

BancaStato ha concesso circa 1'600 crediti, per un volume di circa 220 milioni di franchi. La media delle linee di credito è di circa 115 mila franchi per i crediti “Covid-19” (quelli sotto il mezzo milione) e di grosso modo un milione per i crediti “Covid-19 Plus”. Quanto agli utilizzi, sinora equivalgono a circa 125 milioni. I settori che hanno inoltrate più richieste in tal senso sono state quelli del commercio, delle costruzioni, dell’albergheria e della ristorazione.

L'emergenza Covid ha rilanciato il telelavoro. In che misura è stato usato da BancaStato? Immaginate di renderlo 'permanente' per una parte dei vostri dipendenti?

Il telelavoro è un aspetto che ha indubbiamente conosciuto 'un’accelerazione' durante il lockdown. La Banca disponeva già da anni di un piano antipandemico che è stato subito applicato: era previsto anche il telelavoro e durante il picco dell’emergenza circa un terzo dei dipendenti vi ha fatto ricorso. L’esperienza acquisita in tal senso è senza dubbio preziosa per le future riflessioni relative a come, e in che misura, applicare questa risorsa nella quotidianità.

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