Ticino

I derby di hockey tornano alla Rsi

La radiotelevisione pubblica trasmetterà le partite tra Hcap e Hcl per i prossimi due anni

Ti-Press
10 luglio 2020
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Torna in esclusiva sugli schermi della Rsi il derby ticinese di hockey su ghiaccio. L'accordo è valido per due anni. La Ssr trasmetterà inoltre in chiaro altri sei incontri della 'regular season' di National League. I diritti sulle sei partite più attese a sud delle Alpi erano passate a Teleticino nel 2017. 

«Si tratta di una bellissima notizia che va però contestualizzata –, commenta da noi raggiunto Enrico Carpani, capo del dipartimento sport della Rsi –. A differenza di altri casi, l'accordo non è il frutto di una trattativa commerciale per l'acquisizione dei diritti televisivi, in quanto esiste un contratto in essere valido per le prossime due stagioni, fino al termine del campionato 2021-22. Si tratta di una forma di adeguamento dell'accordo in vigore che le parti (la Federazione elvetica di hockey, la Upc detentrice del diritti e la Ssr, ndr), hanno raggiunto per garantire a tutti i partner, ma soprattutto al pubblico e agli appassionati, una soluzione in grado di offrire le migliori garanzie, in una realtà resa particolare dalla crisi di Covid-19 che ha costretto all'annullamento dei playoff e al conseguente mancato rispetto di alcuni impegni contrattuali, in primis nei confronti del pubblico, privato della parte più spettacolare e emozionante della stagione. Si tratta di un successo della mediazione, della comprensione reciproca, della disponibilità delle parti e non, una volta tanto, di una trattativa basata sullo spessore delle buste messe sul tavolo da parte dei diretti interessati».

L'accordo, come detto, è valido per le prossime due stagioni. Poi, si vedrà... «Tra due anni, quando si tornerà a parlare di un nuovo contratto per i diritti televisivi, ci si siederà attorno a un tavolo e ognuno farà la propria offerta. Nel caso specifico, l'accordo raggiunto si basa sulla volontà delle parti in causa di trovare una forma di offerta televisiva nell'interesse del pubblico. Tra due anni le trattative ricominceranno daccapo, ma oggi prendiamo con grande soddisfazione il ritorno di un hockey che è un po' figlio del servizio pubblico, della nostra offerta sportiva in tivù: siamo cresciuti a braccetto, noi come televisione, il derby come prodotto di punta del nostro hockey. Torniamo assieme dopo tre anni e non vediamo l'ora di ricominciare».

Una notizia positiva a pochi giorni da quella, ben più triste, della perdita della Champions League di calcio... «Quella della Champions è stata la classica asta andata male. Come servizio pubblico, abbiamo sempre ribadito quelli che sono i nostri criteri guida, non possiamo contribuire a gonfiare a dismisura i prezzi di certi prodotti. Cerchiamo di fare quello che riteniamo giusto, nel limite delle nostre possibilità e secondo il mandato assegnatoci. Nel caso della Champions siamo stati superati dalle circostanze, mentre sul capitolo derby ci fa piacere constatare che si è formata una sorta di convergenza di interessi in un mondo estremamente volatile come quello dei diritti televisivi, dove ciò che è vero oggi potrebbe non più esserlo domani e due anni rappresentano un lasso di tempo troppo ampio per qualsivoglia previsione. In questo caso le circostanze presentatesi  sono state favorevoli e non potevamo non approfittarne».

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