Ticino

Col lockdown più tele e meno radio. Radio3iii supera Rete Tre

L'assenza degli spostamenti in auto ha fatto calare il pubblico radiofonico. Vanetti, RadioTicino: 'Nel post pandemia impennata di pubblico'

Ti-Press
10 luglio 2020
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Il lockdown ha fatto calare il numero di ascoltatori delle radio ticinesi. I dati del primo semestre del 2020 registrati da Mediapulse mostrano infatti una flessione un po' in tutte le emittenti ticinesi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Fa eccezione solo Rete Due, con una leggera crescita, mentre Radio 3iii – in progressione rispetto al secondo semestre 2019 – nel periodo Covid ha superato per la prima volta Rete Tre per quanto riguarda il numero di ascoltatori: da lunedì a domenica, giornalmente, in media 73mila persone si sono sintonizzate su Rete Tre, 78mila sull'emittente di Melide.

«Si tratta comunque un sorpasso legato ai contatti di ascolto di un secondo – rileva il direttore della Rsi Maurzio Canetta –, mentre se si guarda l'indice d'ascolto, resta davanti Rete Tre (un ascoltatore è considerato tale quando rimane sintonizzato per almeno un secondo, nrd.). Tuttavia, molto sinceramente, per noi questa non è una gara. Trovo peraltro positiva la stabilità mostrata nei primi sei mesi del 2020 da tutta l'offerta radiofonica Ssr, con una quota di mercato di oltre il 70 per cento e l'incremento di Rete Uno che ha compensato il leggero calo della Tre». 

In generale la Ssr vanta il 74,4% di quota di mercato (in crescita rispetto al primo semestre 2019), mentre le radio private il 19,79.

La radio e la tv

Durtante il lockdown «si è creato un fenomeno di consumo soprattutto televisivo – prosegue Canetta –. I dati ci dicono che la radio ha comunque tenuto, mentre la tv è cresciuta. Ci fa piacere constatare come le persone si siano rivolte a noi per informarsi. Segno che ci viene riconosciuta credibilità». Da febbraio la radiotelevisione pubblica ha intanto avviato un progetto interno per meglio centrare tutte le offerte audio dell'azienda, sia a livello radiofonico, sia per quanto riguarda lo streaming e l'offerta audio on-demand. «L'obiettivo è identificare meglio i vari pubblici in modo da poter lavorare sull'identità dei vari canali. Ciò dovrebbe permetterci anche di meglio mettere in campo Rete Uno, Due e Tre rispetto ai propri pubblici. E di eliminare fenomeni di cannibalizzazione di pubblico tra le varie reti radio». In particolare tra Rete Uno e Rete Tre.

RadioTicino, l'aumento dopo il calo del Covid-19

In calo i dati di ascolto di Radio Ticino, con una flessione dell’1.75% sulla quota di mercato, pari a circa 9mila contatti giornalieri, rispetto al secondo semestre del 2019. A giocare contro l'emittente di Locarno (ma, guardando alle cifre sugli ascoltatori, a tutte le emittenti) è stata «la mancanza del cosiddetto 'drive time', ovvero il momento in cui le persone si spostano, in auto, da casa al lavoro e viceversa», rileva il direttore artistico di Rft Matteo Vanetti. Momenti in cui gli ascolti aumentano. «Inoltre durante l'emergenza sanitaria l'attenzione si è spostata soprattutto nettamene sull'offerta televisiva». Cifre anomale in un periodo anomalo, quindi: «Con la fine dell'emergenza abbiamo notato una netta impennata negli ascolti, con numeri addirittura migliori rispetto al periodo antecedente il covid».

 

 

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