Ticino

Case anziani, quattro nuove interpellanze dell'Mps

Il Movimento per il Socialismo chiede al Consiglio di Stato di precisare alcuno questioni in merito ai decessi avvenuti nelle case per anziani

Chiesti chiarimenti (archivio Ti-Press)
17 maggio 2020
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Il Movimento per il Socialismo torna alla carica sulla spinosa questione dei decessi avvenuti nelle case per anziani. Ha infatti presentato quattro interpellanze – firmate da Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori – nelle quali chiede al Consiglio di Stato diverse precisazioni su quanto è accaduto.

In un primo atto parlamentare, l'Mps sottolinea le differenze tra i decessi avvenuti nelle case anziane di Sementina, Claro e Greina (Bellinzona) e quelli riscontrati in sei istituti luganesi: nelle prime la percentuale di decessi sarebbe del 24%, nelle seconde solo dell'1%. Stando al Movimento, "la differenza può averla fatta l'aver anticipato e/o rafforzato le indicazioni emesse dal medico cantonale". Basandosi su questa considerazione chiede quindi innanzitutto al governo se "le misure proposte dal medico cantonale (...) sono state decise e diramate in ritardo rispetto all'evoluzione della situazione".  Viene anche domandato, tra l'altro, "perché non si è imposto sistematicamente ale direzioni delle case anziani di garantire una costante comunicazione tra gli ospiti e i parenti".

Second l'Mps "da metà marzo si sarebbe data l'indicazione di non più ospedalizzare nessuno degli ospiti delle case anziani positivi al Covid". In una seconda interpellanza al Consiglio di Stato chiede quindi quante di queste persone sono state ospedalizzate "dal 9 marzo al 30 aprile". Inoltre "se, come afferma il medico cantonale, le strutture ospedaliere acute durante la pandemia non sono arrivate a saturazione per quale motivo si è deciso (...) di vietare l’ospedalizzazione degli anziani positivi degenti nelle case per anziani?", chiede il Movimento. E "chi ha preso questa decisione e sulla base di quale disposizione legale?".

L'Mps fa poi notare che "quasi la metà" delle persone morte a causa del coronavirus "risiedevano in case per anziani". Tuttavia, alcuni direttori di istituti nei quali è stato riscontrato "un altissimo numero di decessi" si sono "rifiutati di indicare" la cifra esatta, così come il numero di morti avvenute negli scorsi anni. All'esecutivo viene quindi chiesto in un terzo atto parlamentare di rendere noto questi dati "per le 14 case per anziani dove si è concentrato un numero elevatissimo di decessi".

Infine, Il Movimento chiede ragguagli in merito alle nomine dei membri della Commissione di vigilanza sanitaria: il relativo regolamento limita a 12 anni la durata di un mandato, ma, secondo l'Mps, tre membri hanno superato tale limite. Viene quindi chiesto al Consiglio di Stato, che nel corso degli scorsi mesi ha provveduto al rinnovo generale delle commissioni, "perché ha infranto il regolamento".

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