Ticino

Mascherine, Merlani: 'Non credo si andrà verso un obbligo'

Il medico cantonale scettico sulla possibilità di imporne l'utilizzo nella 'fase 2', ma "in alcuni settori lavorativi possono aiutare a ridurre i rischi"

Ti-Press
20 aprile 2020
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"Non credo si passerà mai attraverso un obbligo di indossare la mascherina". È questa la posizione del medico cantonale Giorgio Merlani in merito all'utilizzo o meno delle mascherine nella cosiddetta 'fase 2'. Quella che, con la graduale ripartenza delle attività economiche nelle prossime settimane, dovrebbe allentare un po' le misure sanitarie decise da Consiglio federale e Consiglio di Stato da quando è iniziata l'epidemia di coronavirus. Non un obbligo quindi, "ma sarà importante metterle a disposizione in situazioni particolari, per ridurre i rischi" ha rilevato Merlani rispondendo a laRegione all'infopoint di questo pomeriggio. "È fondamentale che le persone impegnate nelle attività possano farlo in sicurezza, l'utilizzo o meno della mascherina dipenderà più dal tipo di attività e dalle condizioni in cui viene svolta", ha continuato il medico cantonale. Nel senso che "in alcune situazioni non occorre che venga usata, poiché la distanza di sicurezza è garantita o si svolgono negli spazi esterni". In altre situazioni, per contro, l'uso "può rappresentare un'ulteriore misura di riduzione del rischio, sempre a dipendenza dell'attività effettuata".

Christian Vitta: 'Le direttive varieranno da settore economico a settore economico'

Sulla falsariga del medico cantonale si è espresso anche il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta, ricordando come "occorre sottolineare che la Confederazione sta cercando soluzioni per i vari settori in base ai rischi, e verranno emanate direttive in accordo con le associazioni di categoria. Dovremo abituarci, con i graduali allentamenti, ad avere prescrizioni e direttive che varieranno da settore a settore".

Questo per il mondo del lavoro. E per la popolazione a livello generale cosa sarà previsto? "Lo ribadiamo, le mascherine hanno una funzione di protezione per le persone che ci stanno vicino" ha ripreso Merlani. "Se chi tossisce o starnutisce lo fa con la mascherina a coprirgli il viso c'è minor rischio di infettare chi è attorno". Per la protezione personale, invece, "l'efficacia è minore, soprattutto se non la si sa usare in maniera adeguata". Ad ogni modo, "sappiamo che la Confederazione sta lavorando su questo tema, e mi attendo che arrivino delle indicazioni, anche sulla disponibilità di mascherine".

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