Ticino

Cpi, la Lega designa Boris Bignasca

Il gruppo in parlamento ha già scelto il proprio rappresentante nell'eventuale Commissione d'inchiesta sul caso dell'ex funzionario del Dss

16 gennaio 2020
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La Lega ha già scelto il proprio rappresentante in seno alla Commissione parlamentare di inchiesta (Cpi), in caso di sua istituzione, sul caso dell’ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato per coazione sessuale, caso giudiziariamente pendente dopo il ricorso dell’imputato alla Corte d’appello penale. Riunitosi ieri sera, il gruppo dei deputati leghisti ha infatti designato Boris Bignasca. Martedì prossimo la ‘Vigilanza’, sottocommissione della Gestione, proporrà al plenum di quest’ultima l’istituzione della Cpi. Sarà poi la commissione parlamentare della Gestione a proporre a sua volta, se del caso, la creazione della Commissiome d’inchiesta al plenum del Gran Consiglio.

Leggendo la sentenza di condanna, il giudice Marco Villa si era scusato a nome dello Stato con le tre ragazze che denunciarono gli abusi, dicendo in sostanza che due di loro si rivolsero al diretto superiore dell’allora funzionario per segnalare gli abusi e che la vicenda sarebbe quindi dovuta emergere ben prima del processo. La Cpi dovrebbe essere chiamata a chiarire (il mandato, evidentemente, non c'è ancora) l'agire del governo e dell'Amministrazione in relazione alla vicenda,  avvenuta diversi anni fa. Occorre anche chiedersi se l'eventuale futura Commissione parlamentare d'inchiesta sarà tenuta o meno ad attendere la conclusione dell'intero iter giudiziario prima di affrontare il caso.

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