Ticino

No ballottaggio alla Rsi, si va dal mediatore

Inoltrato formale reclamo dopo la mancata diretta, da parte della tivù pubblica, delle fasi salienti dello spoglio e della proclamazione degli eletti

4 dicembre 2019
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Domenica 17 novembre, giorno del ballottaggio per il Consiglio degli Stati, “la Rsi ha dimostrato sprezzo per gli elettori, scarso interesse per la vita politica del Paese e ha confermato di essere completamente impreparata agli eventi del momento”. Parole, queste, messe nero su bianco dall’ex consigliere comunale di Lugano Patrick Pizzagalli in un reclamo di undici pagine inviato lunedì al mediatore della Rsi.

Insomma, l’eco della mancata diretta delle fasi salienti dello spoglio e della proclamazione dei vincitori da parte dell’emittente pubblica – già oggetto di una contestazione da parte del Consiglio del pubblico della Corsi – non si placa. “Non coprire in diretta televisiva l’evoluzione dello spoglio è stata una valutazione errata”, ammise la direzione (cfr. edizione del 20 novembre). Ma a Pizzagalli non basta, anzi. “Evidentemente questo non è il servizio pubblico che dovrebbe essere offerto alla modica somma di 365 franchi l’anno”, scrive. E aggiunge: “La violazione delle regole legali è palese, tanto che anche la Corsi ha criticato la Rsi”. Regole legali illustrate dallo stesso Pizzagalli nel reclamo: “I programmi delle emittenti concessionarie, fra cui Ssr in materia elettorale, devono rappresentare in modo adeguato la pluralità degli avvenimenti e delle opinioni nell’insieme delle loro trasmissioni redazionali (Articolo 5, capoversi 4 e 5a della Legge federale sulla radiotelevisione)”. E la copertura data dagli ‘Speciali 60 minuti’ è stata quantificata dall’autore del reclamo: “11:13 minuti dalle ore 13.40, quando il risultato era già definitivo; 13:19 minuti dalle 14.25; 6:47 minuti dalle 16.15; 29:25 minuti dalle 19.20”.

Troppo poco: “Da una televisione nazionale pubblica ci si sarebbe potuto attendere ben altro”. Ciò detto, il reclamo chiede che venga accertato come “il palinsesto di Rsi La1 e La2 abbia leso la Legge federale sulla radiotelevisione”, e invita la Rsi “in occasione del ballottaggio del Consiglio degli Stati nel novembre 2023 a organizzare una diretta perlomeno dalle 13.30”. Ma non solo. Oltre all’organizzazione di un incontro pubblico, “come contropartita” viene chiesto “lo sviluppo di un programma tv o radio per promuovere le candidature di molti disoccupati in Ticino”.

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