Ticino

Sempre più over 50 indebitati e disoccupati

Stando all’Associazione ‘Sos debiti’ sono le persone di mezza età quelle con più difficoltà finanziarie. Le cause: licenziamento e malattia

27 agosto 2019
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«Non esiste né un profilo tipo della persona sovraindebitata, né un posto del Ticino più rappresentato di altri. Quello che notiamo dal nostro osservatorio è che negli ultimi anni sono aumentati gli over 50enni che si trovano in una situazione di disagio finanziario e spesso a seguito della perdita del posto di lavoro». È quanto afferma, da noi contattata, Simona Bernasconi, responsabile dell’associazione ‘Sos debiti’ (www.sosdebiti.ch) riconosciuta e sovvenzionata dal Cantone per la consulenza a persone sovraindebitate. «Il fenomeno non è assolutamente sotto controllo. Anzi, tendenzialmente – dal nostro osservatorio – sta aumentando. Soprattutto le persone che a seguito della perdita del posto di lavoro o per le conseguenze di una malattia si trovano in difficoltà economiche stanno aumentando», continua Simona Bernasconi. E non sempre è lo stile di vita sopra le righe la causa principale di una situazione debitoria ingestibile. «Difficoltà a reintegrarsi nel mondo del lavoro, malattia e divorzio sono le principali cause dell’indebitamento eccessivo. Vediamo sempre più anche anziani in Avs che a seguito di entrate ridotte si ritrovano a non gestire più la spirale dell’indebitamento», continua la responsabile di Sos debiti. E infine i giovani. «Se la famiglia di origine è in difficoltà, è più facile che anche i figli siano in difficoltà. Non è però detto che ciò accada. Insomma, l’indebitamento è un fenomeno sotterraneo più presente di quanto si immagini», aggiunge la signora Bernasconi ricordando che un debito – di qualsiasi natura – è per sempre. «In alcuni casi si arriva all’autofallimento – come ultima ratio – e all’emissione di un attestato di carenza beni per dare respiro alla persona indebitata che deve però essere consapevole che il debito non viene cancellato, ma congelato. Se la situazione finanziaria dovesse migliorare, il debito pregresso andrà onorato».

Ma è tra i giovani che le conseguenze di un precetto esecutivo o di un attestato di carenza beni vengono sottovalutate. Stando all’ultimo report di Intrum, società di riscossione, molti giovani (tra i 18-25 anni) prendono alla leggera i solleciti di pagamento. Indebitarsi, insomma, appare la normalità. Per pagare c’è sempre tempo.
«I giovani devono prendere la giusta confidenza con il denaro e con il valore delle cose», ci spiega Ilario Lodi, responsabile di Pro Juventute per la Svizzera italiana. «Non demonizziamo gli acquisti, ma informiamo i giovani che ogni scelta ha una conseguenza. Per questa ragione è importante che imparino presto a gestire i soldi in modo consapevole sviluppando proprie competenze finanziarie». Aggiunge Lodi che fino a pochi anni fa «non esistevano computer, cellulari e campagne pubblicitarie rivolte anche ai giovanissimi. L’atto dell’acquisto avveniva nei negozi e il pagamento era in contanti. Con il pagamento digitale e gli acquisti su Internet, il denaro è diventato più astratto. La prevenzione è diventata quindi molto più importante».

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