Ticino

'Il radicalismo nelle moschee svizzere' in omaggio

Il libro della giornalista e scrittrice ginevrina Mireille Vallette regalato dal movimento 'Il Guastafeste' ai granconsiglieri ticinesi per renderli attenti del fenomeno

23 agosto 2019
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Negli scorsi giorni il movimento politico “Il Guastafeste” ha fatto omaggio a tutti i deputati del Gran Consiglio di una copia del libro della giornalista-scrittrice ginevrina Mireille Vallette dedicato al radicalismo nelle moschee svizzere (pubblicato nel 2017) . Come spiega nella lettera accompagnatoria trasmessa ai deputati, lo scopo di questa iniziativa è quello di “  fare qualcosa di concreto per contribuire a migliorare la conoscenza degli addetti ai lavori sulla strisciante diffusione della radicalizzazione in seno alle associazioni islamiche e alle moschee attive nel nostro Paese (…) Se infatti è comprensibile che molti cittadini si disinteressino a queste tematiche, non percependo un pericolo immediato e concreto, assai meno comprensibile è che anche le nostre autorità politiche - da cui è lecito attendersi una maggiore lungimiranza - non cerchino di approfondire le loro conoscenze in materia, in modo da adottare i provvedimenti che si impongono”. Il massiccio acquisto di questi libri, annota l'esponente politico locarnese, ha esaurito lo stock a disposizione dell’editore, per cui, non essendoci più interessi commerciali da tutelare, a partire da subito il libro ha potuto essere pubblicato online sul blog dell’autrice, come l’interessata ha riferito in un articolo pubblicato martedì scorso sul suo blog  : http://boulevarddelislamisme.blog.tdg.ch/ . Il Guastafeste spera che “il libro potrà  essere letto gratuitamente in tutta la Svizzera, e mi auguro che molti cittadini, molti politici  e molti giornalisti vorranno approfittare di questa occasione per migliorare le loro conoscenze sul processo di islamizzazione e di radicalizzazione in atto nel nostro Paese fra l’indifferenza – per non dire la connivenza-  delle autorità politiche e dei mass media”. Giorgio Ghiringhelli ricorda, infine, che nel 2017 era uscito un altro libro dedicato al crescente radicalismo nelle moschee svizzere e scritto dalla musulmana zurighese Saida Keller-Messahli (“La Suisse, plaque tournante de l’islamisme – Un coup d’oeil dans les coulisses des mosquées” . In quel libro la signora Messahli, fautrice di un islam liberale e assai corteggiata dalla stampa confederata proprio perché musulmana e dunque non sospettabile di essere islamofoba , aveva auspicato una politica di tolleranza zero verso l’islamismo, scrivendo testualmente “Per troppo tempo la politica ha non soltanto trascurato lo sviluppo dell’islamismo, ma l’ha pure deliberatamente ignorato”. Un’accusa molto grave – conclude il Guastafeste – che, “anziché dar avvio a  un salutare dibattito, è stata  passata sotto silenzio dalla stampa e dai politici : perché ? Di cosa si ha paura ?” 

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