Ticino

Chiude Linate, ticinesi in allerta. Malpensa a rischio caos

Da sabato lo scalo varesino accoglierà le rotte e i passeggeri del Forlanini. I consigli di Kuoni e Hotelplan: ‘Occorre partire dal Ticino con più anticipo’

Keystone
25 luglio 2019
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Venticinquemila passeggeri in più al giorno a Malpensa a partire da dopodomani, sabato 27 luglio, per i prossimi tre mesi (+30%). Per la prima settimana ‘di fuoco’, da lunedì 29 luglio a domenica 4 agosto, allo scalo lombardo ci si potrebbe avvicinare addirittura al doppio delle presenze del solito. Il motivo? La chiusura dell’aeroporto di Linate per lavori di rifacimento della pista di decollo e di atterraggio dei velivoli. Lavori non più rinviabili che costringono alla chiusura totale del Forlanini e conseguente spostamento delle rotte e dei passeggeri all’hub varesino, con disagi annessi... Anche per i numerosi ticinesi che scelgono di partire dagli aeroporti milanesi. «Possiamo stimare che un buon 70-80% dei nostri clienti parta dagli aeroporti lombardi, mentre il rimanente 20-30% da Lugano e Zurigo», informa Giancarlo Leonardi, responsabile vendite Ticino per Kuoni. Anche Hotelplan conferma l’apprezzamento dei ticinesi nei confronti degli scali italiani, in primis Malpensa data la vicinanza e considerata anche la maggiore offerta di collegamenti. «Da Malpensa sono numerosi non soltanto i voli di linea, ma anche i voli charter – annota Gaby Malacrida, portavoce di Hotelplan per la Svizzera italiana –. La chiusura di Linate avrà sicure ripercussioni sulla gestione del traffico a Malpensa, e quindi l’unico consiglio per chi ha in programma il decollo da quell’aeroporto è quello di raggiungerlo con maggiore anticipo», mettendosi in viaggio prima del solito. «Ai nostri clienti consigliamo di calcolare sufficiente tempo per arrivare a Malpensa – dice Leonardi – e un lasso di tempo superiore ai minimi imposti per effettuare in tutta tranquillità tutte le operazioni di check-in e i necessari controlli di sicurezza e d’imbarco. Infatti le compagnie aeree declinano qualsiasi responsabilità qualora il passeggero non si presentasse in aeroporto entro i termini prefissati». Non sono da calcolare soltanto le code dentro i terminal (che possono essere evitate pagando qualcosina in più e optando per il ‘fast track’, come consiglia Kuoni), ma anche il traffico sulle arterie stradali che raggiungono il principale aeroporto della Lombardia (Malpensa in termini di passeggeri in Italia è secondo soltanto a Roma Fiumicino).

La società che gestisce gli scali (Sea) ha comunque previsto misure straordinarie. Nei dintorni del Terminal 2 sono stati ricavati duemila nuovi parcheggi destinati ai passeggeri. A questi si aggiungono i 580 posteggi aggiuntivi al Terminal 1 e destinati agli operatori dell’aeroporto e delle compagnie aeree, che traslocheranno anche loro. Per limitare il traffico verso Somma Lombardo e dintorni Trenord ha deciso di raddoppiare i collegamenti ferroviari in partenza dal capoluogo. Dal Ticino, come noto, da inizio giugno è operativo il collegamento ferroviario diretto.

Per gestire la folla sarà rafforzato pure il presidio sanitario aeroportuale, incrementata la presenza dei Vigili del fuoco e della polizia locale, e ogni giorno ci saranno 38 facilitatori dislocati in tutto l’aeroporto per aiutare e orientarsi chi ne avesse bisogno. Navette di collegamento previste da Sea consentiranno ai 700 dipendenti di Linate di raggiungere Malpensa quotidianamente: per conoscere le infrastrutture e le dotazioni dell’hub sono stati sottoposti a dodicimila ore di formazione. Non soltanto il personale migrerà verso la provincia di Varese, ma anche autobus di pista, scale passeggeri, container, nastri per il carico e scarico dei bagagli. Una migrazione che avverrà stanotte e domani notte.

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