Ticino

Legittima difesa, no all'iniziativa Ghiringhelli

Il Cantone rimborsi alla persona assolta tutte le spese procedurali? La maggioranza (Plr, Ps, Verdi e due Ppd) della commissione Giustizia boccia la proposta

Ti-Press
24 giugno 2019
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La maggioranza della commissione parlamentare Giustizia e diritti dice no all'iniziativa popolare promossa dal losonese Giorgio Ghiringhelli la quale chiede che il Cantone  rimborsi tutte le spese procedurali sostenute dalla persona assolta  “per reati commessi  in stato di legittima difesa”. I commissari liberali radicali, quelli socialisti, quelli dei Verdi e due popolari democratici su tre (Sabrina Gendotti e Luca Pagani) hanno aderito al rapporto stilato da Giorgio Galusero (Plr) che invita il plenum del Gran Consiglio a respingere l'iniziativa lanciata nel marzo 2016, raccogliendo 9’248 firme. Gli altri gruppi (con Giorgio Fonio, Ppd) hanno sottoscritto il rapporto della leghista Sabrina Aldi.
"Si rischia di legittimare comportamenti violenti e di incentivare i cittadini a farsi giustizia da sé, facendo libero uso delle armi – si legge fra l'altro nel documento redatto da Galusero. Inoltre, il rimborso integrale delle spese “farebbe esplodere i costi per l’erario”.

Respingere l’iniziativa, ma adottando un controprogetto, è invece quanto proposto dal rapporto di minoranza. Una reiezione “dal profilo tecnico”, perché “gli ideali dell’iniziativa possono essere condivisi. Non è corretto che chi subisce un’aggressione debba ancora farsi carico delle spese”.

I rapporti sono appena stati firmati.

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