Ticino

Laser verso il cielo, la luce sta per spegnersi

Puntatori contro piloti: casi in calo. Il magistrato dei minorenni e la Rega: la prossima sfida saranno i droni

Keystone
16 aprile 2019
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«Per la divulgazione astronomica è uno strumento senz’altro utile e performante perché sotto la volta celeste permette in un attimo di mostrare al pubblico costellazioni e astri di cui si sta parlando. Ma dovremo rinunciarvi. E giustamente. Un uso improprio di questi puntatori può avere infatti conseguenze pesantissime. E allora la sicurezza prima di tutto. Per le nostre lezioni all’aperto valuteremo l’impiego di apparecchi alternativi». L’astrofisico Renzo Ramelli è da una ventina di giorni presidente della Società astronomica ticinese (Sat), anche lei interessata dall’Ordinanza federale che mette al bando i puntatori laser. E il conto alla rovescia è cominciato. Le nuove disposizioni varate a Berna entreranno in vigore a breve, il prossimo 1° giugno. Stop dunque in Svizzera a “importazione, transito, offerta, consegna e possesso” dei puntatori laser delle “classi 1M, 2, 2M, 3R, 3B e 4”. Si potrà fare uso di quelli della “classe 1”, ma “esclusivamente in ambienti chiusi e solo per fini di indicazione”. Torniamo alle considerazioni di Ramelli. Strumenti alternativi al fascio laser per mostrare stelle e pianeti? «La Società astronomica svizzera – dice il predecessore di Ramelli, Stefano Sposetti – sta considerando la possibilità di impiegare, in occasione di serate pubbliche, lampade Led, il cui fascio luminoso è piuttosto largo: ne ho visto un esemplare all’assemblea svoltasi di recente nel canton Berna. Non so se ai fini della divulgazione saranno altrettanto efficaci di un puntatore laser. In ogni caso – aggiunge Sposetti, docente di fisica al Liceo di Bellinzona e membro del comitato della Società astronomica svizzera – condivido il divieto sancito dall’Ordinanza. Tant’è che ho appena consigliato ai soci della Sat di non aspettare il 1° giugno, ma di rinunciare da subito all’utilizzo dei puntatori laser».

Sì, perché è anzitutto una questione di sicurezza. Ne sa qualcosa (anche) la Magistratura dei minorenni, sotto la cui lente finiscono non di rado casi di impiego improprio dei puntatori laser. Come quello accaduto un paio di anni fa nel Bellinzonese: ‘bersaglio’ di un 15enne e di un 14enne, un elicottero della Rega. Fra i reati ipotizzati il perturbamento della circolazione pubblica. In sede di condanna, ricorda il magistrato dei minorenni Reto Medici, da noi interpellato, «non ho disposto la privazione della libertà: ho invece applicato altre pene. E per altre intendo, in generale, l’ammonimento, la prestazione personale oppure la multa. Il fatto che i due ragazzi non siano recidivi dimostra l’efficacia di questo genere di sanzioni». C’è chi ha puntato il laser contro l’elicottero e chi contro autobus. «Qualche conducente ha subìto lesioni agli occhi, tanto da doversi sottoporre a cure mediche – aggiunge Medici –. Insomma, si tratta di giochi pericolosi, ben venga pertanto l’Ordinanza federale». L’eco mediatica di questi casi ha comunque già avuto l’effetto di sensibilizzare chi utilizza tali strumenti. «Sì, lo attesta il fatto che in Ticino i nostri piloti non hanno più subìto attacchi – rileva Federica Mauri, portavoce della Rega –. Non pensiamo infatti che all’origine di questi gesti vi fossero cattive intenzioni, bensì una mancanza di conoscenza sull’effettiva pericolosità dei puntatori». Anche sul fronte di aerei ed elicotteri le segnalazioni di fasci laser indirizzati contro i piloti sono in calo, conferma l’Ufficio federale dell’aviazione civile. A livello nazionale erano state 108 nel 2015 per i piloti d’aereo, sono scese a 77 nel 2018; 15 segnalazioni dalle cabine degli elicotteri nel 2015, scese a 5 nel 2018. «Ora la nostra preoccupazione è un’altra, perché la tecnologia evolve in fretta e il nuovo capitolo che si è aperto è quello dei droni», commenta Mauri, alludendo a due mancate collisioni tra elicotteri Rega e quadricotteri telecomandati. Anche Medici mette l’accento su questa nuova tendenza. Avverte il magistrato dei minorenni: per l’ufficio giudiziario «la prossima sfida saranno i droni, e meglio gli incidenti con droni. Puntatori laser e droni sono strumenti in grado di cagionare seri danni e nel contempo sono disponibili sul mercato a un prezzo tutto sommato contenuto, accessibile anche a minori».

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