Ticino

Il Ps vuole un accordo d'area rosso-verde per le Federali

Il presidente Righini rilancia il tema del fronte progressista: 'Obiettivo riprendere il seggio al Nazionale perso nel 2015 a causa della mancata congiunzione delle liste'

Ti-Press
21 marzo 2019
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Una “collaborazione costruttiva” coi Verdi e con l'insieme della sinistra cantonale, e un “accordo d'area rosso-verde” in vista delle elezioni federali del prossimo autunno. È quanto intende realizzare il Partito socialista, che in un comunicato stampa a firma del presidente Igor Righini sottolinea come per le Federali si punti “al raddoppio, con l'obiettivo di riprendere il seggio perso a favore della destra causato da una mancata congiunzione delle liste del fronte rosso-verde per le elezioni nazionali del 2015”. Fronte che dovrebbe essere rappresentato anche agli Stati, per cui il Ps “auspica una candidatura condivisa dall'area rosso-vede per la Camera alta del parlamento federale”.

 

Dal salario minimo al clima: i temi dell'area

“L’introduzione di un salario minimo realmente dignitoso superiore ai 20 franchi all’ora, la parità di genere, la salvaguardia del territorio e delle zone verdi, la protezione del clima e delle misure volte all’abbandono delle energie fossili in favore di quelle rinnovabili, maggiori investimenti nel trasporto pubblico e lo sviluppo della mobilità dolce non sono che alcuni punti programmatici comuni all’area Rosso-Verde che il PS auspica di rinforzare attraverso un’unità d’intenti del fronte progressista – si legge nella nota –. Dei problemi che richiedono delle risposte unitarie dell’area progressista tanto a livello cantonale quanto in funzione degli obiettivi a livello federale“.

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