Ticino

È morto Vincenzo Nembrini

Già direttore della Divisione della formazione professionale, è deceduto stanotte a Berna dove era ricoverato in seguito all'aggravarsi di problemi cardiaci

Vincenzo Nembrini (Ti-Press)
23 febbraio 2019
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Una vita per la scuola. Vincenzo Nembrini, già direttore della Divisione della formazione professionale in seno al Dipartimento istruzione e cultura (Dic, oggi Decs), è morto questa notte a Berna dove era ricoverato in seguito all'aggravarsi di problemi cardiaci. Negli scorsi giorni era stato ricoverato dapprima al Cardiocentro di Lugano e infine a Berna. Aveva 75 anni.

Nato a Bellinzona, conseguì la patente di maestro all'allora Magistrale di Locarno. Poi l'insegnamento. Riprese gli studi, laureandosi in matematica nel 1972 all'Università di Zurigo. Durante gli studi accademici insegnò al ginnasio e alla Magistrale di Locarno. Fu docente di matematica al Liceo di Bellinzona, istituto di cui assunse la direzione nel 1981. Nel 1985 venne designato alla testa della Divisione della formazione professionale del Dipartimento istruzione e cultura, ora Dipartimento educazione cultura e sport. Nel 2001 divenne collaboratore nello staff di direzione del Dic per i progetti di riforma della politica scolastica e per i contatti con autorità e organizzazioni intercantonali e federali. Nembrini fu attivo anche politicamente: vicepresidente distrettuale del Plr e vicesindaco di Camorino.

«Lo conoscevo da molti anni e a lui mi legava un rapporto di stima e amicizia - ricorda Paolo Colombo, subentrato nel 2008 a Nembrini alla direzione della Divisione della formazione professionale -. Vincenzo diede un'impronta straordinaria alla formazione professionale in Ticino, sviluppandola ulteriormente. Fece moltissimo anche sul piano delle infrastrutture: basti pensare agli attuali centri professionali e ai centri di competenza della formazione. Concretizzò e perfezionò il Fondo cantonale per la formazione professionale. Fece inoltre parte della commissione di esperti incaricata di rivedere la Legge federale sulla formazione professionale. Un aspetto centrale per lui era la formazione duale, azienda-scuola: una formazione attenta alle esigenze dei tirocinanti, ma anche a quelle delle aziende». Nembrini «era una persona autorevole e ascoltata» Una persona, aggiunge Colombo, «generosa, sempre pronta a darti una mano. Era di una fedeltà ammirevole alle istituzioni e al suo ruolo istituzionale: un'espressione altissima di dedizione allo Stato e ai giovani».

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