Ticino

Roadmap, tra tavoli di studio e qualche ostacolo

Discussioni in corso sulla rinascita della Commissione italo-svizzera per la regolazione del Verbano, resta il nodo dell'accordo sui forntalieri

Ti-Press
16 febbraio 2019
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Prosegue sui tavoli tecnici l’implementazione delle misure della ‘Roadmap’ sulle opere transfrontaliere siglata da Ticino e Lombardia. Mentre continuano le discussioni su una possibile rinascita di una Commissione italo-svizzera di consultazione per la regolazione del Verbano (non senza qualche polemica dopo che l’Autorità di bacino del Po ha deciso di innalzare il livello del lago durante il periodo estivo a +1,50 metri sullo zero di Sesto Calende), il prossimo 25 febbraio al Teatro dell’architettura di Mendrisio sarà presentato, in tandem da Dipartimento del territorio e Regione Lombardia, il progetto Interreg Smisto che si concentra sulla mobilità transfrontaliera, con l’accento in particolare su trasporto pubblico e nodi di interscambio.

M.Un bilancio a due mesi dall’accordo firmato a Milano il 17 dicembre? Difficile a farsi, visto il numero elevato (sedici) e l’ampiezza delle materie affrontate nelle 14 pagine. Gli ostacoli, comunque, non mancano. Soprattutto per alcuni punti. Primo fra tutti il nuovo sistema fiscale dei frontalieri. Materia che scotta e che peraltro non rientra nelle competenze delle istituzioni regionali, ma spetta ai governi nazionali. Un accordo, sulla carta, c’è ed è quello parafato il 22 dicembre 2015 che la Svizzera ha approvato, mentre da parte dell’Italia è ancora ai blocchi di partenza, visto che in ballo ci sono 300mila voti tra frontalieri e familiari. Sia da parte della Lega che del M5S nelle ultime settimane ci sarebbero stati comunque importanti incontri, sia a Roma sia a Milano. Nella capitale esponenti della Lega, sottosegretari dell’Interno, si sarebbero incontrati al Viminale con la segretaria di Stato all’Economia Marie Gabrielle Ineichen-Fleisch. Nel capoluogo lombardo presidente e segretario della Commissione regionale per i rapporti con la Confederazione elvetica hanno invece incontrato il console svizzero a Milano. Per quanto è dato sapere l’accordo parafato nel dicembre 2015 non verrebbe gettato alle ortiche. Sono previsti interventi per andare incontro ai frontalieri e ai comuni della fascia di confine. Un accordo dovrebbe essere sottoscritto prima delle elezioni europee del prossimo mese di maggio.

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