Ticino

Dadò: squadra motivata e battagliera

In oltre seicento al Congresso del Ppd. Il programma elettorale. Nessun accenno al rapporto della Cpi sul caso Argo 1. Il presidente assicura: difficoltà affrontate

9 febbraio 2019
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Nessun accenno al rapporto, pubblicato solo pochi giorni fa, della Commissione parlamentare di inchiesta sul caso Argo 1. Nessun accenno ai pesanti errori amministrativi evidenziati e soprattutto ai rimproveri mossi dalla Cpi (anche) al direttore del Dipartimento sanità e socialità Paolo Beltraminelli. Niente repliche. Niente puntualizzazioni sul recente documento, che tra non molto verrà dibattuto in Gran Consiglio. Non si alimentino polemiche, non si guasti la festa. E così negli interventi ufficiali al Congresso cantonale del Ppd, che nel pomeriggio ha riunito oltre seicento persone a Castione nella Sala Eventica, si guarda unicamente alle elezioni del prossimo 7 aprile. Fiorenzo Dadò non ha dubbi. «Il nostro partito – afferma il presidente – è stato in grado di affrontare le difficoltà, interne ed esterne, lavorando con passione e oggi si presenta alla partenza unito e con una squadra motivata e battagliera». Un partito che prende le distanze dal «moralismo martellante a senso unico di una certa sinistra radicale» e dall’«esasperazione dei problemi da parte delle frange populiste per aizzare le masse». Il Ppd, sottolinea Dadò, «ha ancora molto da dire e non ha nessuna intenzione di lasciare il posto che gli spetta». Cioè il seggio in governo.

Le proposte

Quello che il partito ha da dire nella campagna per le elezioni cantonali 2019 lo riassume in undici “Punti programmatici della Legislatura 2019-2023” (salute, famiglia, anziani, occupazione, scuola/formazione, integrità di donne e bambini, trasparenza, fiscalità, mobilità e ambiente, autonomia comunale, patrimonio storico) e nelle relative proposte. «Proposte realizzabili», assicura Dadò. Al capitolo salute si chiede fra l’altro un diverso finanziamento dei costi delle malattie croniche e un aumento temporaneo del 10 per cento di posti nelle strutture per invalidi e nelle case per anziani “per dare sollievo alle famiglie curanti”. Si ricorda poi la richiesta di uno sconto fiscale per i premi di cassa malati e l’iniziativa del Ppd svizzero “Per un freno ai costi”. Capitolo famiglia: si propone ad esempio di portare da 3’000 a 5’000 franchi l’assegno parentale e un congedo paternità di due settimane. A favore degli anziani si chiede per esempio un abbonamento generale ai mezzi pubblici dalle 9 alle 17 a 100 franchi. Sul tema lavoro il partito sollecita incentivi per l’assunzione degli ultracinquantenni disoccupati. Passando alla scuola, propone l’istituzione di un fondo di 10 milioni per la formazione digitale nelle scuole dell’obbligo e per la creazione di “nuovi e moderni” percorsi formativi, così come l’introduzione dell’ora di studio alle medie. In ambito fiscale propone la defiscalizzazione del valore locativo e la deducibilità del canone d’affitto. In materia di sicurezza chiede il potenziamento “dell’unità giudiziaria che combatte i reati contro l’integrità sessuale” e più mezzi per la lotta ai reati finanziari. Al capitolo mobilità propone un sussidio di 500 franchi sul prezzo d’acquisto di bici elettriche, posteggi Park and Rail a 1 franco al giorno per i lavoratori e l’introduzione del biglietto a prezzo ridotto per chi va al lavoro usufruendo del trasporto pubblico.

Così i candidati

A Castione parlano anche i cinque candidati ‘azzurri’ al Consiglio di Stato. Apre le danze Alessandra Zumthor che pone l’accento su solidarietà, famiglia («Base della società, nella quale si forma la persona. Oggi però la famiglia è in crisi»), occupazione («Da potenziare telelavoro e turni flessibili affinché mamma e papà possano occuparsi dei figli» ) e scuola. Per Michele Rossi «il Ppd è il partito del meglio» ed «è necessario collaborare puntualmente, e al di là degli steccati partitici, con tutte quelle forze politiche che hanno veramente a cuore il presente e il futuro di questo Paese»). Elia Frapolli invita «a riscoprire l’animo umano, meno calcolatore della politica: solo così è possibile riavvicinare i cittadini alla politica». Raffaele De Rosa non si sofferma su questo o quel tema: ringrazia invece chi, con sacrifici, gli ha permesso di crescere e di formarsi. Ricorda così il padre «che lavorava alla Monteforno» e la madre «operaia cucitrice». Erano «persone umili, che hanno lavorato duro». Questo per dire che «siamo figli di quel benessere costruito da coloro che ci hanno preceduto». E allora, aggiunge il sindaco di Riviera, «con le mani dei nostri vecchi sulle nostre spalle e quelle dei nostri figli nelle nostre mani, possiamo fare grandi cose». Chiude Paolo Beltraminelli: «Ci vorranno più risorse soprattutto per i nostri anziani, per le loro cure, per la loro previdenza. Ma dobbiamo evitare un fardello eccessivo sui nostri figli. Il Dipartimento sanità e socialità, il Dipartimento di tutti, sarà quindi sempre più importante. Ed è fondamentale che resti a guida Ppd». L’ultima parola alle urne domenica 7 aprile.

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