Ticino

Record di utenti per ‘laregione.ch’. Grazie ai nostri lettori!

I dati 2018 sul traffico web confermano una notevole crescita del nostro sito: aumentati di 100mila visitatori. In marcato calo il Cdt

9 febbraio 2019
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Sempre più utenti scelgono ‘laRegione’ come mezzo d’informazione online. La crescita costante del sito laregione.ch è stata confermata dai dati relativi al 2018 pubblicati da Netmetrix, la società di riferimento in Svizzera per le ricerche sull’utilizzo dei siti web. Dalla pubblicazione si rileva inoltre una marcata flessione del numero di persone che regolarmente visitano il sito cdt.ch, tendenza che è stata commentata per prima dal ‘Gas social’, il quale in un articolo di fine gennaio ipotizzava se non fosse stata la stessa massa di lettori “persi” dal Corriere a transitare a piè pari verso ‘laRegione’. Ma è veramente così? «C’è stato un lento calo nell’ultimo anno – commenta Paride Pelli, direttore del portale cdt.ch –. Noi d’altronde abbiamo intrapreso con coraggio e determinazione un nuovo cammino digitale (il rinnovamento del sito a inizio dicembre e l’introduzione del cosiddetto ‘paywall’, ndr) di cui siamo soddisfatti, pur sapendo di poter e dover migliorare». Secondo Pelli le motivazioni che spiegano la diminuzione degli unique clients (singoli utenti che visitano giornalmente il sito) sono diverse all’interno di «un trend al ribasso che si è verificato un po’ su tutti i siti di news».

A guardare la statistica di Netmetrix i dati però dicono altro: e cioè che da dicembre 2017 fino allo stesso mese del 2018 il sito laregione.ch ha registrato un aumento di circa 100’000 utenti: «La crescita costante del sito registrata durante tutto il 2018 è un segnale estremamente positivo – osserva Luca Berti, responsabile in seno alla nostra testata dei nuovi media –. In primo luogo perché, consolidando una tendenza già in atto negli scorsi anni, dimostra come l’impegno di tutta la redazione sia riconosciuto anche all’esterno, e in particolare da coloro che, sempre con maggiore frequenza, scelgono ‘laRegione’ per la propria informazione online». Stando a Berti, fino a un anno fa l’applicazione “antracite” del sito era pressoché sconosciuta sulle schermate degli smartphone della Svizzera italiana. Ora invece sta prendendo rapidamente piede. Come spiegare questa evoluzione in un lasso di tempo tutto sommato breve? «Sul web siamo partiti nel 2014 da quasi apprendisti, dovendo costruirci il nostro percorso e le nostre strategie. Negli anni siamo riusciti a crescere, fornendo agli internauti una scelta di qualità nel mondo dell’informazione digitale. Direi che il punto da sottolineare è la volontà di portare online le stesse serietà e affidabilità giornalistica della nostra testata». Una scelta che, stando ai numeri sul traffico web del 2018, appare piuttosto azzeccata. «Ci sono – aggiunge Berti – alcuni fattori chiave che spiegano il consolidamento della ‘Regione’ all’interno dell’offerta online del Ticino. È soprattutto la redazione ad aver contribuito, con ogni giornalista che ha portato al web le proprie peculiarità. Ma sicuramente anche la transizione – già nel maggio 2017 – alla newsroom, dove c’è più chiacchiericcio rispetto ai singoli uffici di prima, ma dove c’è anche maggiore condivisione di pensieri, tra colleghi. E quando ci si può confrontare sugli argomenti, il prodotto finale è ancora migliore». Il futuro? «Di sicuro non possiamo addormentarci sugli allori. Abbiamo diverse idee in cantiere e continueremo a lavorare per incrementare la qualità del portale, anche grazie a nuovi formati come i nostri video che stiamo sperimentando con successo in questi giorni». 

Berti: ‘La nostra presenza sempre più apprezzata’. Pelli: ‘Non siamo preoccupati’ 

Sarà anche un aspetto legato al territorio a incidere sia sulla crescita online della ‘Regione’ in quanto storica testata sopracenerina, sia sulla flessione del Cdt tradizionalmente vincolato al Sottoceneri, dove vi è inoltre una maggiore concorrenza dal punto di vista dei siti d’informazione? «È un’ipotesi plausibile – sostiene Pelli –. Anche se sul web noi non facciamo grande distinzione tra Sotto e Sopraceneri». Allarmati in quel di Muzzano per i dati riportati da Netmetrix? «Direi che non siamo preoccupati – chiosa Pelli –. Anzi: siamo contenti di un sito che magari fa meno click di prima, ma che ha una alta qualità e dove chi ci entra ci rimane molti più minuti perché i contenuti sono nettamente migliorati. Ciò ovviamente non toglie il fatto che dobbiamo anche rendere il nuovo sito numericamente efficace, e stiamo lavorando con grande impegno in questo senso». Quantità e qualità insomma, obietti inseguiti pure a Bellinzona: «Siamo ben coscienti che il pubblico che ci segue sul sito spesso non legge le stesse cose che leggono coloro che ci seguono sul giornale – riprende Berti –. E questo anche se a volte si tratta della stessa persona. Per questo non ci siamo mai vergognati di declinare in modo diverso gli accenti che mettiamo su web e cartaceo. Inoltre negli anni, come testata, abbiamo voluto e saputo proporre nuove idee e nuovi modi di raccontare la Svizzera italiana e non solo. Idee che poi hanno anche ispirato altri. Questo ci fa molto piacere: dimostra che stiamo segnando il passo e non subendolo». Dall’analisi rigorosa dei numeri pubblicati da Netmetrix emerge che l’incremento maggiore della ‘Regione’ è avvenuto a gennaio 2018, con l’introduzione del nuovo sito. «Dietro il balzo di 65mila utenti (quasi un raddoppio) – osserva Luca Berti – ci sono numerose ragioni, da quelle tecniche a quelle legate alla nuova formattazione del sito. A rallegrarci è però soprattutto il costante e continuo aumento che abbiamo visto da quel momento in poi e che ci ha portato a quota 178mila lettori in dicembre. Un segno che la nostra presenza online non passa più sotto traccia ed è invece sempre più apprezzata. E per questo vanno ringraziati tutti i lettori che ci seguono». 

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