Ticino

Nonnismo sulle reclute ticinesi, cinque giorni di arresti

Arrivano i primi provvedimenti contro i responsabili delle vessazioni ai danni di tre soldati ticinesi a Emmen, finite in un video in cui una reclute viene presa a sassate

22 ottobre 2018
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Cinque giorni di arresto. Questo il primo provvedimento disciplinare per gli autori dell'episodio di nonnismo, finito in un video, che nei giorni scorsi ha gettato molte ombre sul clima interno all'esercito svizzero. Nel video, lo ricordiamo, si vedeva un soldato ticinese oggetto di un lancio di noci e sassi da parte di alcuni commilitoni svizzero-tedeschi, compresi dei sottufficiali, a Emmen. Al centro delle vessazioni ci sarebbero però state tre reclute ticinesi, prese di mira anche per una questione di “territorialità”.

Come avevamo già riferito, nel video (girato il 14 settembre) si vede un sottufficiale dare l'ordine e le reclute svizzero-tedesche improvvisare un plotone d'esecuzione: la vittima, in piedi, subisce il lancio di noci e sassi, per poi rispondere all'ordine del sottufficiale di mettersi sull'attenti.

I fatti si sono verificati nella Scuola reclute della Difesa contraerea 33. Un'inchiesta preliminare è stata avviata a Thusis, dove la Scuola reclute si è temporaneamente trasferita. Stando a quanto anticipato dal sito nau.ch, i cinque giorni di arresti inflitti ai responsabili delle aggressioni ai danni delle reclute ticinesi potrebbero essere solo il primo di una serie di provvedimenti. 

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