Ticino

Intossicazioni chimiche, prime vittime i bambini

Reso pubblico uno studio condotto in Ticino nelle strutture dell'Ente ospedaliero cantonale. Registrati 94 casi fra il 2013 e il 2016

(foto Ti-Press)
22 ottobre 2018
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Fra il 2013 e il 2016 i Pronto soccorso pediatrici dell’Ente ospedaliero cantonale hanno registrato 94 casi – pari allo 0,08 per cento delle consultazioni – di bambini che avevano ingerito prodotti contenenti agenti chimici. Il 78 per cento dei piccoli avevano meno di cinque anni. Sono i dati emersi dal primo studio svizzero sul tema delle intossicazioni in pediatria.

In effetti, più della metà delle intossicazioni coinvolgono bambini, in particolare sotto i 5 anni, e spesso sono dovute all’ingestione di prodotti chimici. È dunque più che mai necessario, si ribadisce in una nota dell'Eoc, sensibilizzare il più presto possibile i bambini stessi e le persone loro vicine sui pericoli che possono rappresentare prodotti di largo uso domestico, come quelli per la pulizia della casa o per la cura del corpo. Lo studio condotto in Ticino nelle strutture dell’Ente ospedaliero cantonale, in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica, ha analizzato le intossicazioni da prodotti chimici che sull’arco di quattro anni hanno coinvolto pazienti in età pediatrica. I risultati, presentati oggi, lunedì, a Bellinzona, evidenziano l’efficacia delle misure di prevenzione in vigore in Svizzera.

“Coscienti che i prodotti chimici rappresentano un notevole pericolo per i bambini – si osserva ancora –, l’Istituto pediatrico della Svizzera Italiana e l’Istituto di scienze farmacologiche della Svizzera Italiana, autori dello studio, hanno voluto sapere con che frequenza i piccoli ingeriscono questo tipo di sostanze e con quali conseguenze per la loro salute. Si è anche valutata la frequenza del ricorso dei medici alla consulenza della Centrale d’informazione tossicologica nazionale Tox Info Suisse, per capire se le cifre pubblicate per il Ticino coincidono con i casi registrati nei Pronto soccorso o se esiste un importante numero di casi non recensiti.

Secondo gli autori dello studio, le cifre molto contenute dei casi di intossicazione di bambini e il decorso in gran parte positivo consentono di dire che le misure attuali di prevenzione contro le intossicazioni accidentali con prodotti chimici e per evitare gravi conseguenze sono efficaci.

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