Ticino

Ps e lista per il governo, i cinque nomi

Manuele Bertoli, Ivo Durisch, Fabrizio Sirica, Amalia Mirante e Laura Riget: questa la squadra che la Direzione proporrà al Comitato cantonale

27 settembre 2018
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Il Partito socialista svela le prime carte in vista delle elezioni cantonali del prossimo aprile. Riunitasi ieri sera, la Direzione ha deciso la composizione della squadra per la corsa al governo dove oggi il Ps conta un seggio. Il consigliere di Stato in carica Manuele Bertoli, il capogruppo in parlamento Ivo Durisch, il vicepresidente Fabrizio Sirica, la copresidente del Comitato cantonale e ai vertici della Gioventù socialista Laura Riget e l’economista Amalia Mirante: questi i cinque candidati al Consiglio di Stato che la Direzione del partito sottoporrà all’approvazione del Comitato cantonale in programma a Bellinzona mercoledì 3 ottobre. Dopodiché la parola, quella definitiva, passerà al Congresso che si terrà domenica 19 novembre ad Arbedo.

Diverse audizioni e per finire otto nomi. Otto, come avevamo riferito nell’edizione di sabato, erano infatti i profili individuati e indicati alla Direzione dalla ‘commissione cerca’ coordinata dall’ex consigliere nazionale Fabio Pedrina: l’elenco comprendeva, oltre ai cinque nomi che sono stati poi scelti ieri, quelli di Tessa Prati e di Cristina Zanini Barzaghi, rispettivamente consigliera comunale e municipale di Lugano, nonché di Danilo Forini, direttore di Pro Infirmis.

La Direzione ha dunque definito la lista di candidati all’Esecutivo cantonale che proporrà al ‘parlamentino’ socialista convocato per il 3 ottobre. Una rosa che vede Bertoli in corsa per il terzo mandato (l’ex presidente cantonale, è entrato in governo con le elezioni del 2011) e due esponenti del partito già in lista alle ‘cantonali’ del 2015: Durisch e Mirante. Corrono invece per la prima volta per il Consiglio di Stato Riget e Sirica. «Come Direzione ci eravamo prefissati di trovare dei candidati che potessero soddisfare più criteri – dice alla ‘Regione’ il presidente Igor Righini al termine della riunione –. Ci voleva una buona rappresentanza sia femminile sia giovanile, occorreva tener conto di profili diversificati in grado di rappresentare più aree tematiche e bisognava considerare gli aspetti regionali. Mi sembra che questo obiettivo iniziale sia stato raggiunto». Con una missione: «Mantenere le nostre posizioni», afferma Righini. Che significa «difendere quel seggio cui i liberali ambiscono». Puntualizza il presidente cantonale: «Vogliamo difendere la presenza socialista in governo, una presenza importante per le sorti di questo cantone». Missione impegnativa: «Purtroppo sul piano cantonale non si possono fare liste congiunte. E questo non ci aiuta, visto che ogni piccolo partito dell’area rossoverde vuole fare la propria lista per il Consiglio di Stato». E quella decisa dalla Direzione del Ps? Una lista di accompagnamento? «Direi proprio di no. Parlerei di una lista forte ed equilibrata».

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