Ticino

Petizione per difendere i posti di lavoro Swisscom

Due terzi del personale ticinese ha firmato il documento che chiede di sospendere la strategia aziendale che va a scapito dei dipendenti

26 settembre 2018
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I rappresentanti del personale di Swisscom Ticino hanno consegnato oggi al Ceo dell’azienda Urs Schaeppi una petizione indirizzata al consiglio di amministrazione per chiedere di mantenere i posti di lavoro all’interno di Swisscom. L’obiettivo, viene precisato da Syndicom in un comunicato, è la sospensione della strategia aziendale che mira a risparmiare a scapito dei dipendenti e della qualità del servizio. "La perdita di posti di lavoro è più che mai preoccupante in Ticino, a causa della situazione critica del mercato del lavoro – scrive Syindicom–. Per questo la petizione viene proprio da Bellinzona, dai dipendenti di Swisscom Ticino, che vivono una situazione di insicurezza permanente, tra pressioni e competitività. E nonostante tutto hanno a cuore il proprio lavoro e il futuro dell’azienda, tanto da accogliere l’arrivo del CEO a Bellinzona con una spilla che indica «Swisscom siamo noi!»".

La petizione è stata sottoscritta da più di 300 collaboratori, circa i due terzi del personale Swisscom Ticino. "Nonostante l’utile miliardario, negli ultimi anni Swisscom continua a sopprimere impieghi (700 nel 2017, altri 700 nel 2018 e altrettanti potrebbero essere sacrificati nel 2019), esternalizzando servizi finora gestiti internamente, appaltando il lavoro a ditte private che offrono condizioni peggiori e forme di impiego precario", sottolinea Syndicom.

Nella stessa direzione va anche un’altra petizione, consegnata dal sindacato syndicom due giorni fa a Berna, che chiede al Consiglio federale di ridurre le aspettative degli utili nei confronti di Swisscom, per mantenere i posti di lavoro e ridurre la pressione nei confronti del personale. A ciò si aggiunge un’interpellanza depositata in Consiglio Nazionale dal presidente di transfair Stefan Müller-Altermatt, che sostanzialmente chiede al Consiglio federale di ridefinire le priorità aziendali, rivedendo gli obiettivi strategici che prevedono tagli di personale ed esternalizzazioni.

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