Ticino

Rsi, 10 milioni di tagli e 40 posti di lavoro in meno

Annunciate oggi le misure di risparmio a Sud delle Alpi. Canetta: 'Si opererà soprattutto attraverso le fluttuazioni naturali del personale'

Ti-Press
28 giugno 2018
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Una quarantina posti di lavoro in meno, per la maggior parte assorbiti dalla rotazione naturale del personale. Sono i tagli annunciati dal direttore della Rsi Maurizio Canetta oggi ai dipendenti, dopo che in mattinata si era appreso che la Ssr depennerà 250 posti a causa delle misure di risparmio. «È inevitabile che dobbiamo intervenire sull'effettivo», ha chiosato Canetta parlando ai microfoni della radiotelevisione pubblica. In totale nella Svizzera italiana si dovrà risparmiare 10 milioni.

L'intervento sui dipendenti inizierà a gennaio e si protrarrà per i prossimi quattro anni. Sebbene i tagli saranno operati in prevalenza utilizzando la fluttuazione naturale del personale (detta altrimenti, non rinnovando alcune partenze), non sono esclusi licenziamenti: «Non possono essere esclusi a priori, ma l'obiettivo evidentemente è quello di farne il minor numero possibile e poter davvero lavorare sulle partenze e sui pensionamenti volontari».

Non vi sarà invece nessun taglio ai programmi, almeno non in nome delle misure di contenimento delle spese. A livello di azienda, tuttavia, i meccanismi di produzione di 85 programmi (su 195 offerti) saranno rivisti in modo da ridurre i costi.

Proseguirà per contro il progetto di Campus centralizzato a Comano. Per ora, comunque, si rinuncia a spostare gli studi di ReteDue e ReteTre.

 

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