Ticino

Acquisto e possesso di armi, quali sono i controlli?

Sabrina Gendotti interroga il governo sull'arresto del giovane accusato di pianificare una strage a scuola: “Com'è possibile che avesse un Kalashnikov?”

15 maggio 2018
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Fra i temi innescati dall'arresto del giovane accusato di pianificare degli omicidi nella sua scuola, la Commercio a Bellinzona, c'è quello sull'efficacia deelle norme e soprattutto dei controlli cui sono soggetti i detentori di armi da fuoco. Proprio su questo si concentra la lunga interrogazione sottoposta da Sabrina Gendotti al Consiglio di Stato. Richiamate tutte le leggi che disciplinano la materia, la deputata Ppd rivolge alcune domande al governo, motivate da una constatazione fondamentale: nel caso bellinzonese qualcosa non ha funzionato, considerato che il giovane possedeva una ventina di armi da fuoco, fra cui un Kalashnikov AK47 vietato in Svizzera.

“Che controlli vengono effettuati?”

Fra le domande poste da Sabrina Gendotti, ne troviamo infatti un paio su questo aspetto: “Considerato che è vietata l'alienazione, rispettivamente l'acquisto, l'introduzione sul territorio svizzero e il possesso di armi da fuoco per il tiro a raffica e armi da fuoco per il tiro a raffica modificate in armi da fuoco semiautomatiche, come è possibile che il diciannovenne fosse in possesso di un Kalashnikov AK47? Che controlli vengono effettuati sull’importazione di armi non autorizzate dalla legislazione svizzera vigente in materia?”.

E poi, ancora più inquietante, se i fatti citati dalla deputata fossero confermati: “Sembrerebbe che il diciannovenne andasse al poligono di tiro a sparare con Kalashnikov AK47. Corrisponde al vero? Corrisponde al vero che il poligono in questione era frequentato anche da poliziotti? In caso di risposta affermativa, nessuno si è mai accorto di nulla?”.

Nel mirino di Sabrina Gendotti c'è poi il numero di armi trovato a casa del giovane: “Considerato che chiunque intende acquistare un'arma necessita di un permesso d'acquisto di armi valevole per un'unica arma, o comunque al massimo di tre, come mai un diciannovenne era in possesso di una ventina d’armi senza che nessuno si fosse insospettito e avesse preso dei provvedimenti?  Che controlli vengono effettuati?”.

Alcuni quesiti, secondo la deputata, si pongono anche nel caso di armi non soggette ad autorizzazione d'acquisto: “Considerato che per ogni alienazione occorre stipulare un contratto scritto ed inviarne copia al Servizio armi, esplosivi e sicurezza privata del Dipartimento delle istituzioni, come mai un diciannovenne era in possesso di una ventina d’armi senza che nessuno si fosse insospettito e avesse preso dei provvedimenti? Che iter procedurale viene seguito per l’alienazione delle armi non soggette ad autorizzazione?”.

Infine, fra le altre domande, una sulle modifiche alla Legge sull'ordine pubblico: “Come mai è stata abrogata la norma della legge sull’ordine pubblico (LOrP) che puniva la provvista di armi? Quali sono le restrizioni da introdurre nella LOrP per migliorare la prevenzione antiterrorismo mediante restrizioni al commercio delle armi da guerra?”. 

 

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