Ticino

È morto Geo Camponovo, aveva 80 anni

Entrato in Gran Consiglio nel 1967, a trent’anni, aveva lasciato il parlamento cantonale nel ‘91 per Berna. La politica? Era nato il 14 luglio...

27 marzo 2018
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«Partecipo volentieri, anche se voi state dall’altra parte». E sorrise, nel darci una  vigorosa stretta di mano. L’avevamo invitato a una tavola rotonda, giornalisti allora al GdP, lui fervido sostenitore dell’appena nascente ‘laRegione Ticino’. Geo Camponovo, è scomparso domenica scorsa a 80 anni. Era nato il 14 luglio, festa della Repubblica francese, lo stesso giorno che – 148 anni prima – un gruppo di parigini diede l’assalto alla Bastiglia, luogo simbolo della conservazione contro la modernità che allora s’ispirava ai “lumi”. Quelle stesse idee liberali che Geo Camponovo farà proprie per l’intera vita, come se nascere quel giorno non potesse offrire altro destino se non quello: l’impegno politico quasi trentennale, prima in Ticino e poi a Berna.
Era nato a Faido, ma ha vissuto tutta la vita professionale a Chiasso dove aveva frequentato le scuole elementari. Conseguita la maturità commerciale a Bellinzona, Camponovo aveva proseguito gli studi universitari a Berna dove aveva ottenuto prima la licenza e poi il dottorato, nel 1960, in Scienze economiche. Rientrato in Ticino, lavora dapprima come segretario della Verzasca Sa a Lugano e nel 1968 apre uno studio fiduciario. Ha 31 anni, dunque per i tempi è già un uomo fatto e finito, che deve costruirsi una carriera professionale e guarda con un certo distacco – magari anche velata simpatia – a quei giovani “agitati” che scendevano in piazza e in strada contro lo “Stato borghese”. E però l’impegno civile e politico non viene meno. Anzi. Anche perché, in quei tempi, “fare politica” era quasi un obbligo per la generazione che aveva studiato, forzatamente fuori dai confini cantonali, e tornava a casa con un bagaglio di idee e di esperienze da mettere a frutto. Per se e per la comunità.

Nel 1967, a soli trent’anni, Geo Camponovo entra in Gran Consiglio (dove resterà sino al 1991) e due anni dopo, nel 1969, è membro della Direttiva cantonale del Plr e presidente distrettuale del Mendrisiotto. Sarà presidente del parlamento quasi dieci anni dopo, nel 1976/1977 e poi ancor più dentro la politica cantonale come capogruppo Plr  dal 1989 al 1991. Anni impegnativi e interlocutori quelli a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta. Si stava consumando la fine di un’altra storia, quella che svanisce quasi senza colpo ferire con il crollo del Muro di Berlino. E se l’Europa, con la Germania in testa, alternava entusiasmo ubriacante a smarrimento, il Canton Ticino iniziava ad avvertire i segnali di un cambiamento imprevedibile, l’arrivo dei “barbari”. Era nata la Lega dei Ticinesi (17 gennaio ‘91) e in Consiglio di Stato, in quella legislatura 1987-1991, sedevano ben due socialisti (Bervini e Martinelli). Geo Camponovo lascia la politica cantone per Berna, per il Consiglio nazionale dove resterà per un sola legislatura; nel 1995 non si ricandida. Il nuovo vento che spirava a sud, in Ticino, ebbe il suo peso. Uomo di finanze e di gestione aziendale, per quarant’anni è stato alla testa, come presidente del Cda, della fiduciaria Mega Sa. Appassionato della vita, sportivo, attento e raffinato interlocutore. Sapeva dare valore a prescindere, senza paraocchi ideologici. La sua presenza a Chiasso e dintorni, anche dopo aver lasciato la politica attiva, era per molti una rassicurante abitudine di confronto e persino conforto.

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