Ticino

Candidati Pg, Lepori chiede la diffusione dell'assessment

Walter Gianora, presidente del Gran Consiglio: "Ho sollecitato un parere giuridico, alla luce di questo l'Ufficio presidenziale si pronuncerà"

Ti-press
6 febbraio 2018
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Nomina del nuovo Procuratore generale, i deputati devono poter aver accesso alle valutazioni ('assessment') eseguite dall'Istituto di psicologia applicata della Sup di Zurigo. A sostenerlo è il deputato Ps in Gran Consiglio Carlo Lepori, che con i cofirmatari Michela Delcò Petralli (Verdi), Franco Celio (Plr), Fabio Badasci (Lega), Paolo Pamini (La Destra) e Massimiliano Ay (Partito comunista), ha inviato una lettera, datata 5 febbraio, all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio per chiedere di visionare risultati e contenuti delle analisi dell'istituto zurighese. La missiva è partita dopo che lo stesso Ufficio presidenziale ha deciso di inserire nel rapporto all'indirizzo del plenum del parlamento unicamente i preavvisi di idoneità sui quattro candidati alla poltrona di pg espressi dalla Commissione di esperti indipendenti, non menzionando quindi i risultati degli assessment. Assessment chiesti a suo tempo proprio dall'Ufficio presidenziale, che nel frattempo ne ha letto l'esito, ma non considerati dalla Commissione di esperti.

“In una delle prossime sedute del Gran Consiglio, i miei colleghi, le mie colleghe e io saremo chiamati a nominare il nuovo Procuratore generale”, scrive Lepori. Per la scelta del futuro Pg Lepori fa notare che sarebbe utile avere a disposizione i risultati della valutazione dei candidati fatta da parte dell’Istituto di psicologia applicata della Sup di Zurigo (Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften, Zhaw), anche se non è un mistero che il candidato favorito dal Ps è Emanuele Stauffer.

La valutazione ha già avuto luogo “e l’Ufficio presidenziale è in possesso dei risultati. Ma, leggo sui media, lo stesso ha deciso di non comunicarli ai deputati e alle deputate, le persone che hanno il compito di scegliere il prossimo Procuratore generale! Siamo così privati di elementi, forse importanti, per poter decidere”, fa notare il deputato Ps.

“Ogni deputata e ogni deputato vota per il candidato che ha liberamente scelto, senza istruzioni, sulla base della documentazione ricevuta e delle discussioni nel suo gruppo parlamentare, senza essere tenuto a rispettare eventuali graduatorie presentate dalla Commissione di esperti o dall’istituto di psicologia di Zurigo", si legge nel comunicato stampa. “Per questo, con alcune colleghe e colleghi ho scritto all’Ufficio presidenziale, affinché la valutazione della Zhaw sia messa a nostra disposizione, nella forma ritenuta più opportuna, senza violare il diritto alla sfera privata dei candidati. Dobbiamo poter scegliere secondo coscienza e conoscenza, una conoscenza completa, senza censure”, conclude Lepori.

"Ho sollecitato un parere giuridico per verificare la compatibilità della richiesta dei sei deputati con la Legge sull’informazione e sulla trasparenza e quindi con le disposizioni sulla protezione dei dati", afferma il presidente del Gran Consiglio Walter Gianora (Plr) –. Alla luce di questo parere l’Ufficio presidenziale si pronuncerà". 

 

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