Ticino

Bloccata a Zermatt: 'Sembra di essere fuori dal tempo'

La biaschese Nikla Bontadelli si trova da sabato nella località sciistica. Attorno a lei un "paese deserto" e un metro e mezzo di neve

Nikla Bontadelli
22 gennaio 2018
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«Sembra di essere fuori dal tempo». La biaschese Nikla Bontadelli è bloccata a Zermatt da sabato, quando ha raggiunto la località sciistica vallesana con il compagno. «Abbiamo guardato le previsioni – ci racconta al telefono – ma abbiamo deciso di utilizzare la notte che avevamo prenotato e rientrare il giorno seguente, dopo colazione». La neve ha però deciso diversamente. «La neve continua a scendere e sta nevicando ancora adesso (alle 20 di lunedì, ndr) – continua Nikla –. Il paese è deserto e non sembra che 9mila persone siano bloccate in ristoranti e alberghi. Ci hanno chiesto di rimanere il più possibile all'interno e di non uscire». Attorno alla nostra interlocutrice e agli altri sfollati solo bianco – la neve ha ormai raggiunto il metro e mezzo – e silenzio. Un silenzio che oggi pomeriggio è stato rotto unicamente da colate di neve e dal rumore degli elicotteri. La visibilità è infatti migliorata per un paio d'ore e due elicotteri hanno effettuato 30-40 voli e riportato a valle svariati turisti. «Solo oggi – continua Nikla – l'ufficio del turismo ha venduto 1'200 biglietti per l'elicottero. La maggior parte delle persone è ancora bloccata qui e ci riproverà domani». Le due giornate sono trascorse «guardando le montagne e la fila delle persone che ha cercato di partire a tutti i costi». 

In questa avventura la biaschese ha vissuto anche uno sfollamento. «Il nostro albergo era in pericolo, ci hanno trasferito in tutta tranquillità con una navetta verso una camera in centro paese. Oggi ci hanno però fatto rientrare». L'esperienza ha permesso anche di riscoprire una nuova sensazione. «Siamo qui, non c'è nulla da fare, le piste sono chiuse e non possiamo nemmeno andare a camminare fuori dal paese». L'auspicio, ovviamente, è quello di poter tornare quanto prima a casa. «Ma portandomi questa sensazione di tempo dilatato e connessione con la natura – conclude Nikla Bontadelli –. In situazioni come questa ti rendi conto che è lei che comanda e ti vedi arreso, in senso positivo».

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