Ticino al Voto

'TicinoTicket per la cultura'. La notizia nel nostro dibattito

Economia, turismo, imposte e salari nel secondo 'Dibattito in soffitta' tra candidati al Consiglio di Stato. Guarda il video e la gallery fotografica

Un momento del dibattito (Ti-Press/Davide Agosta)
1 febbraio 2019
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Dal prossimo anno il 'Ticino Ticket' sarà esteso all'offerta culturale. Lo ha annunciato durante il 'Dibattito in soffitta' della Regione il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta. "Il settore turistico si sta trasformando e grazie anche ad AlpTransit è cambiato in maniera radicale l’accesso al canton Ticino – ha chiosato –. L’incremento del turismo di giornata ha però anche il rovescio della medaglia, con il turista che rientra al proprio domicilio alla sera".

Vitta, assieme ai candidati al Consiglio di Stato Roberta Soldati (Udc), Amalia Mirante (Ps) e Michele Rossi (Ppd) – si è confrontato per un'ora con le domande del direttore Matteo Caratti e del caporedattore centrale Andrea Manna. La prima parte è disponibile cliccando sulla foto in cima all'articolo. Qui sotto potete trovare invece le risposte su temi precisi. La sintesi del dibattito è disponibile sul giornale.

La tecnologia ruba il lavoro

La tecnologia sta cambiando il mondo del lavoro, con professioni che spariscono. Quali risposte può dare la politica?

Che fine ha fatto il salario minimo?

Quattro proposte in Gran Consiglio e nessuna risposta su quanto è accettabile pagare un lavoratore in Ticino. Il dibattito si accende.

E la Greater Zurich Area? Come ci aiuterà?

La domanda dal pubblico: il dipartimento di Christian Vitta ha aderito alla ‘Greater Zurich Area’ per la promozione territoriale. Ma quali saranno i vantaggi concreti per il Ticino? 

Borse di studio misere per gli studenti: che fare?

La domanda di un giovane: I contributi per aiutare i giovani ticinesi a studiare sono in continua diminuzione. Cosa si sta facendo per correggere il tiro?

Imposte tagliate del 5%, che fine ha fatto la proposta e cosa ne pensano i candidati?

La riduzione del moltiplicatore cantonale del 5% è un'ipotesi. Ecco cosa ne pensano i quattro candidati.

 

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