Mendrisiotto

Il Nebiopoli 2023? ‘Un Carnevale da grandi numeri’

Il presidente Alessandro Gazzani tira le somme di quest‘ultima edizione chiassese. ’Il villaggio è diventato troppo stretto’

Nebiopoli ha ritrovato la sua attrattività
(Ti-Press/Massimo Piccoli)
5 febbraio 2023
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Lassù qualcuno ama il Nebiopoli. Agli organizzatori del Carnevale di Chiasso quest’anno è venuto da pensarlo: sole in cielo e clima mite, ma soprattutto una edizione - la numero 61 per la cronaca - da grandi numeri. Nei quattro giorni di festa e coriandoli il pubblico si è contato, infatti, con le migliaia. Il solo Corteo mascherato di sabato ha ‘catturato’ 20mila spettatori con i suoi carri allegorici, i suoi gruppi e guggen giunti dai quattro angoli del Ticino, ma pure dalla Romandia e da oltreconfine. Un buon viatico per i piccoli e grandi reami (e non solo) che daranno la stura il 16 febbraio prossimo ai festeggiamenti da calendario.

Alla seconda esperienza con il Carnevale anticipato - doppiamente un test dopo le restrizioni della pandemia -, la formula si è, quindi, confermata vincente. A tal punto che il ‘villaggio’ chiassese si è rivelato troppo stretto. Quanto basta per indurre il Comitato a riorientare la strategia, soprattutto a livello di spazi, tenendo però i piedi ben piantati a terra (nel segno della concretezza).

Il Corteo e l‘effetto ’wow’

Per il momento, in ogni, caso ci si gode il momento. Così come i protagonisti della sfilata (una trentina), di sabato, assaporano il successo ottenuto. A issarsi in cima alla classifica, tra i carri la Castello Bene di Castel San Pietro - con la sua satira sul rincaro dei premi di cassa malati e il ‘Conte LaMal Berset’ -, tra i gruppi gli Ester@fatti del Rione Excelsior di Chiasso e la loro ironia sulle rivalità tra i Carnevali ticinesi fra i gruppi; al seguito NCS Novazzano e i Pincirö di Balerna, secondi e terzi fra i carri, e I Mistun da Mendriis e Generation Grezz di Carasso, rispettivamente secondi e terzi nei gruppi.

Numeri da primato

Tiriamo allora le somme, in tutti i sensi: che edizione è stata quella targata 2023? «Si può dire da record – ci risponde senza esitare il presidente Alessandro Gazzani –. Abbiamo avuto, infatti, un’affluenza importante. Che non definirei sopra le aspettative, perché di gente ne aspettavamo tanta. E in effetti ne è arrivata molta, ma molta – ripete –, di più rispetto agli anni passati e in particolare al 2020, quando abbiamo inaugurato l’edizione anticipata raccogliendo già numeri davvero importanti. E questo conferma la tendenza». La lista delle cifre, in effetti, è invidiabile: alle due decine di migliaia del corteo vanno aggiunti i 6mila che hanno applaudito i 1’500 bambini che hanno animato il Corso San Gottardo il venerdì e le 3 o 4mila persone che hanno assistito alla sfilata notturna delle guggen con 500 figuranti. Poi ci sono le serate. «Il cassiere sta ancora contando le entrate – ci dice Gazzani nel corso del pomeriggio domenicale – ma quest’anno stimiamo più di 40mila persone in totale tra eventi a pagamento e a ingresso gratuito».

In coda e con trenta minuti d’attesa

I dati confermano che siete sulla strada giusta, dunque. «Era il passo da fare e abbiamo avuto il coraggio di farlo – rivendica il presidente –. Purtroppo non lo si è compiuto già in passato. Decisamente i numeri ci dicono che la strategia è questa. La scelta di anticipare il Carnevale, infatti, non è in discussione. Anzi. Oggi abbiamo il problema inverso: le strutture – fa capire Gazzani – sono troppo piccole. In effetti, l’aspetto logistico quest’anno è stato messo sotto pressione: ieri sera (sabato per chi legge, ndr) è stata la serata più impegnativa da gestire, a fronte del vasto pubblico del corteo che ha incrociato coloro che fanno nottata. Da una parte la presenza a Chiasso di tante persone e famiglie è andata a beneficio anche dei ritrovi della cittadina, dall’altro si è dovuto fronteggiare un afflusso notevole. Basta dire che la coda alla cassa, sistemata in piazza Municipio, arrivava all’altezza di piazza Indipendenza, con tempi di attesa di mezz’ora circa. Di conseguenza, uno degli aspetti che siamo chiamati a migliorare è appunto quello dell’importante presenza di gente; che nei grossi carnevali è lo standard».

Adattamenti logistici in vista

Gazzani è pragmatico. «Le modalità organizzative hanno dovuto adattarsi, l’evento è cresciuto parecchio e il lavoro è tanto – annota –. Insomma, sul piano logistico dovremo fare delle considerazioni. Anche perché le proposte artistiche hanno attirato pubblico da tutte le parti del cantone e da oltrefrontiera. Persone che peraltro per spostarsi hanno preferito il trasporto pubblico. Si sta ricreando un fenomeno come in passato di attrattività della manifestazione».

Si può parlare in un certo senso di rinascita. «Dal profilo dell’immagine l’evento sta crescendo molto – ci conferma Gazzani –. E se vogliamo lavorare in questa direzione, la piazza è piccola. Dovremo dunque ragionare sulla pianificazione in vista dell’edizione 2024. Ce lo stiamo dicendo in queste ore e ne abbiamo parlato anche con i municipali presenti e i servizi comunali, come la Polizia e l’Ufficio tecnico: ci siamo resi conto che dovremo adottare degli accorgimenti dal profilo delle dimensioni logistiche. In ogni caso la volontà mia e del Comitato è di continuare a fare il passo secondo la gamba».

Sicurezza e ordine pubblico: il sistema regge

Niente da segnalare. Il ‘modello Nebiopoli’ ha retto anche sul piano della sicurezza e l’ordine pubblico. Certo servono risorse, umane e finanziarie. «Se faccio una paragone con la realtà del 2019 – fa presente il presidente –, gli sforzi hanno dovuto essere quasi quintuplicati. Ma posso dire che Chiasso è una cittadina che assicura una collaborazione fattiva. Abbiamo un filo diretto: un supporto prezioso».

Festeggiare in piena tranquillità, del resto, ha il suo costo. «Sia chiaro, quando attiri tanto pubblico, qualche scaramuccia ci scappa e c’è stata – fa il punto –. Tant’è che eravamo sul chi va là, visto anche il ritorno alla normalità dopo la pandemia. E qui è entrato in campo l’attività di coordinamento, tra organizzazione, compagnia di sicurezza privata e Polizia, cittadina e cantonale. Il buon lavoro di squadra fa sì che tutto si svolga in piena sicurezza. Così se si presentano dei problemi li sappiamo gestire».

A conti fatti il Nebiopoli, parte del Gruppo Carnevali in sicurezza, nell’edizione numero 61 ha dovuto comminare una decina di diffide; e per queste persone la festa è finita. A fronte, invece, di una manciata di interventi sul piano sanitario. Ma generalizzare sarebbe un errore. Il pubblico di fan, giovani e giovanissimi, che sabato sera, ad esempio, è arrivato a Chiasso per l’artista italiano Ludwig ha dimostrato di sapersi divertire. «Posso dire di essere davvero molto soddisfatto del lavoro della squadra organizzativa e della stretta cooperazione con la città», commenta Gazzani.

Le rivalità interne...

I nodi vengono al pettine, semmai, se si guarda in casa. «Se proprio mi devo togliere un sassolino dalla scarpa – confessa il presidente –, ebbene mi aspetterei un po’ più di collaborazione dall’interno del mondo Nebiopoli. A volte qualcuno della vecchia guardia che ci ha ceduto il passo non ci supporta e non ci sostiene in questo cambiamento. Da parte nostra cerchiamo di contribuire a far vivere una cittadina che ha le sue difficoltà e il Nebiopoli è un valore aggiunto. Ciò che ci viene riconosciuto dalla stessa autorità comunale».

...e quelle esterne

Il gioco d’anticipo anche di Locarno e la sua Stranociada non è stato proprio digerito bene. «Hanno deciso tutto senza nemmeno dircelo. Così si rischia di combatterci le guggen – lamenta Gazzani –. Appena abbiamo saputo, infatti, abbiamo scritto una lettera al Municipio della città e allo stesso Carnevale, facendo presente che non ci sembrava una grande idea pestarci i piedi a vicenda, ma ricevendo una risposta alquanto deludente. Secondo loro non c’è concorrenza visto la distanza geografica. In realtà è come creare un altro ‘röstigraben’ tra Sotto e Sopraceneri. E pensare che quando abbiamo anticipato noi le date nessuno ci ha assecondato». Una cosa è certa Nebiopoli difenderà le sue posizioni.

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