Mendrisiotto

Il Mendrisiotto nel fascicolo ‘Territori di parole’

La presentazione di questa pubblicazione a cura dell’Osservatorio culturale ticinese si terrà il 1° dicembre alle 18 presso il campus Supsi momò

Il luogo di ritrovo
(Ti-Press)
17 novembre 2022
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Perché la Chiesa Rossa di Castel San Pietro si chiama così? A cosa servivano gli antri ricavati sopra le Cantine di Mendrisio? Chi si nasconde dietro la Chiesetta di Pontegana fra i ruderi del castello? E poi, cosa rappresenta il Monte Generoso? Queste alcune delle curiosità che verranno svelate nel quinto fascicolo di ‘Territori di parole. Distretto di Mendrisio’ che sarà presentato giovedì 1° dicembre, alle 18, al campus Supsi di Mendrisio-Stazione.

"L’evento – comunica il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport –, rappresenta l’occasione per comprendere la dinamica della creazione del fascicolo nelle sue due dimensioni: quella letteraria, inerente ai materiali raccolti nella Guida letteraria delle Svizzera italiana e quella fotografica, di competenza del Corso di laurea in Comunicazione visiva. Tra gli altri, prenderanno la parola l’autore del testo, Daniele Menenti, e i docenti che hanno seguito gli studenti, Michele Amadò e Marco Beltrametti.

La serie ‘Territori di parole’ si inserisce nel quadro più ampio del progetto di Guida letteraria della Svizzera italiana, una proposta che ha tra i principali scopi di far riscoprire un patrimonio letterario spesso poco conosciuto. Le pubblicazioni sono curate dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino in collaborazione con l’Istituto design del Dipartimento ambiente costruzioni e design della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. Il progetto è stato realizzato con l’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana.

L’evento è gratuito e aperto al pubblico: iscrizione dal sito www4.ti.ch/?id=122135.

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