Mendrisiotto

Monte Generoso, il Piano di utilizzo cantonale è pronto?

Altra interpellanza firmata Passardi e Quadranti chiede lumi al Cantone sul ‘protrarsi inusuale della procedura’ di adozione

La messa a dimora delle stelle alpine lo scorso mese di giugno
(Ti-Press)
14 novembre 2022
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"Sono stati chiariti i temi di carattere finanziario e quelli relativi all’ente responsabile per l’attuazione del Piano di utilizzazione cantonale (Puc) del Monte Generoso? Quali sono gli esiti delle interlocuzioni con gli enti locali? Quando verrà pubblicato il messaggio? Ci sono già delle previsioni relative alla dotazione finanziaria del futuro Puc Monte Generoso?". Sono le quattro domande contenute nell’interpellanza urgente presentata dai deputati in Gran Consiglio Roberta Passardi e Matteo Quadranti. Un’interpellanza che chiede spiegazioni al Consiglio di Stato, che nel gennaio 2022, proprio rispondendo a un atto parlamentare inoltrato da Quadranti, "riconosceva l’inusuale protrarsi della procedura di messa a punto del documento da sottoporre alla procedura di adozione governativa e si impegnava a concludere con gli enti locali i temi di carattere finanziario e quelli relativi all’ente responsabile per l’attuazione del Puc entro la fine dell’estate 2022 (...). E il messaggio per questo autunno". I deputati Plr richiamano le due recenti inaugurazioni significative per il Mendrisiotto, quella del rinnovato mulino del Daniello (situato nel comparto Puc Valle della Motta, gestito dalla Fondazione Galli) e la rinnovata stazione della Bellavista, sul Monte Generoso. Da oltre 4 anni, dopo la pubblicazione del rapporto per la consultazione nel maggio 2018, il comprensorio, che comprende la Valle di Muggio, la Val Mara e la Valle di Salorino e coinvolge molteplici Comuni (Arogno, Breggia, Castel San Pietro, Mendrisio e Val Mara) attende il nuovo Puc. I due deputati ricordano la sua inclusione nell’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (oggetto 1803), costituendo un’area di rilievo dal punto di vista naturalistico, geologico, paesaggistico, culturale, agricolo. Negli ultimi quattro anni, sottolineano Passardi e Quadranti, numerosi attori locali hanno dato vita a svariati progetti che necessitano di un quadro pianificatorio, economico e gestionale sicuro che permetta di proseguire con fiducia.

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